Lussuria di Aristide Massaccesi – Italia – 1986 Durata 90′

16 Giugno 2015 | Di Ignazio Senatore
Lussuria  di Aristide Massaccesi – Italia – 1986 Durata 90′
Schede Film e commento critico di Ignazio Senatore
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Alessio (Martin Philips) è un ragazzo che, dopo la morte della madre, avvenuta dieci anni prima, si rifiuta di comunicare verbalmente con il mondo esterno. Roberto (Al Cliver), il padre, e Marina (Noemi Valerie Chezkoff) la sua seconda moglie, per assicurargli un po’ di riposo lo accompagnano nella villa di campagna della zia Marta (Lilli Carati). In quell’antico podere Alessio è pervaso da una serie di fantasie erotiche e immagina di avere dei rapporti erotici con Marina, con Cristina, una giovane restauratrice, e con la zia Marta, donna estremamente disponibile e accondiscendente. Sul finale del film si scopre che il ragazzo è un simulatore e che il suo mutismo era una modalità adottata per gioco. Smascherato, muore in circostanze misteriose.

Aristide Massaccesi, in arte Joe D’Amato, mostra un po’ di mestiere facendo sfoggio di nudi femminili ripresi frequentemente dal basso verso l’alto. La follia di Alessio è solo un pretesto narrativo e non si comprende perché abbia scelto di chiudersi in un mutismo assoluto. Da dimenticare l’arruffato finale.

Per i rimandi filmografici, le schede film ed un esaustivo approfondimento sul tema si rimanda ai volumi “Cinema Mente e Corpo” e “Cinema (italiano) e psichiatria” di Ignazio Senatore – Zephyro Edizioni.

 

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