Anni Cinquanta. Salvatore Granata (Luigi Lo Cascio) e la moglie Ida (Donatella Finocchiaro) emigrano dalla Calabria a Waterschei in Belgio assieme ai loro due bambini; Rocco (Cristiaan Campagna) e Wanda (Maitè Redal). Nonostante sputi l’anima in una miniera di carbone, Salvatore, vive con la famiglia in una misera baracca.
Il piccolo Rocco, è però un tipo svelto e riesce in fretta ad ambientarsi e ruba il cuore della simpatica Helena, figlia del rigido ed imbolsito salumiere del quartiere (Warre Borgmans). Passano gli anni; Rocco (Matteo Simoni) si diletta sempre più a suonare la fisarmonica nei locali e continua a fare il filo ad Helena (Evelien Bosmans), fidanzata con lo spocchioso, ricco ed arrogante Renaat (Matthias Van de Vijvier). Salvatore, è un uomo all’antica, vorrebbe che il figlio non corresse dietro ai sogni e lo spinge, in più occasioni, a trovare un lavoro che gli garantisca la sicurezza economica.
La madre, al contrario, sostiene il figlio e, per aiutarlo a racimolare i soldi necessari per comprare una fisarmonica più professionale, si offre di lavare le mutande degli altri minatori. Rocco vince un concorso che premia il “nuovo Dean Martin” e lega sempre più con Helena, scatenando la gelosia di Renaat. Dopo essersi licenziato da un’officina dove lavorava come apprendista meccanico, Rocco incide una canzone “Marina” che si rivela un fiasco.
Salvatore ha un incidente in miniera, perde gran parte dell’udito e non può più lavorare. Rocco comprende che deve prendere il posto del padre in miniera. Tenace e testardo, però non si dà per vinto, si gioca l’ultima carta ed incide una nuova versione di “Marina”…
Coninx sorprende tutti con questo film che non è né un “musicarello”, né tantomeno il classico biopic.
Il regista belga (Padre daens, Visions of Europe…), infatti, con taglio neorealistico, offre un dolente spaccato sulla condizione degli emigranti italiani in Belgio che, partiti con la speranza di una vita migliore, si trovano a vivere in un paese freddo ed inospitale, costretti a parlare una lingua dura e sconosciuta ed a dover essere “ricattati” al punto che, al loro arrivo, devono sottoscrivere un contratto con il quale garantiscono che, quando andranno in pensione, i loro figli li sostituiranno in miniera.
Coninz non vuole però impaginare né un film di denuncia e punta tutto sul conflitto tra Salvatore, calabrese vecchio stampo, fatalista e gran lavoratore e Rocco, un giovane che sogna di poter dare una svolta alla propria vita grazie alla sua fisarmonica.
A mediare tra i due Ida, la classica madre attenta e silenziosa che, sostiene il figlio e crede fino in fondo nelle sue potenzialità. Beffardamente, sullo sfondo, la notizia che la nobildonna Paola Ruffo di Calabria è diventata la nuova regina del Belgio. Co-produzione firmata dai mitici fratelli Dardenne.
Per un approfondimento sul tema si rimanda al volume di Ignazio Senatore “Cantanti, musicisti e rock band”, edito da Arcana
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