Nicola di Castropizzo (Carlo Giuffrè), barone siciliano, vola ad Amburgo in compagnia della moglie Sisina (Adriana Adti).
Tramite un annuncio, infatti, avevano contattato dei coniugi tedeschi per uno scambio di coppia. Sisina recalcitra, si vergogna e manda a monte il primo appuntamento con la coppia scambista.
Nicola, intanto, gira con lei per i quartieri a luci rosse della città e la convince che il suo atteggiamento è frutto di una mentalità retrograda e inibita. Si infilano poi in un locale dove assistono ad uno strip e a una coppia che si esibisce sul palco mentre fa l’amore.
Messe da parte remore e tabù, Sisina accetta di lasciarsi andare a questa insolita avventura e si reca con Nicola a casa della coppia tedesca. Per rompere il ghiaccio le due coppie decidono di giocare allo strip-poker e, chi perde la mano. è costretto a togliersi un indumento.
Sisina ha una fortuna sfacciata e, mentre gli altri sono nudi, lei è ancora vestita di tutto punto. Le due coppie, allora, si ritirano nelle stanze da letto e, mentre Sisina, sempre più eccitata e disinibita geme e sospira, Nicola si blocca, pensando all’inatteso comportamento della moglie. L’indomani è radiosa e felice e Nicolino, oscuro in volto, l’apostrofa chiamandola “puttana”.
Il regista, alla seconda regia, dopo una carriera come direttore della fotografia, dirige il classico film ad episodi (noto anche con il titolo L’affare s’ingrossa), di gran moda in Italia in quegli anni.
Modesto visivamente e con lo sviluppo narrativo scontato, mostra, come prevedibile, l’emancipato barone che alla fine si rivela l’elemento meno aperto e trasgressivo della coppia.
Giuffré, incarcerato nuovamente nei panni di un barone siciliano, ha come spalla una convincente Adriana Asti, dopo le sue interpretazioni con Visconti, Pasolini e Giuseppe Patroni Griffi, approda alla commedia sexy con Homo eroticus e il successivo Paolo il caldo, diretti entrambi da Marco Vicario. Nel ’74 compare in Nipoti miei diletti di Franco Rossetti e ne Il trafficone di Bruno Corbucci, al fianco di Giuffrè.
Per un approfondimento sul tema si rimanda al volume di Ignazio Senatore “La commedia sexy alla napoletana Enzo Cannavale, Vittorio Caprioli Carlo Giuffrè”, edito da Il Foglio Letterario – 2024
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