Mater natura di Massimo Andrei – Italia – 2005 – Durata 94’

Schede Film e commento critico di Ignazio Senatore

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Desiderio (Maria Pia Calzone), giovane transessuale, che alla nascita si chiamava Salvatore, s’innamora perdutamente di Andrea (Valerio Foglia Manzillo), gestore di un autolavaggio.

Lui sta per sposare Maria e Desiderio va in crisi. Con Massimino (Vladimir Luxuria), Europa (Enzo Moscato) e un altro paio di amici transessuali, Desiderio apre “Mater natura”, un agriturismo alle falde del Vesuvio, dove si coltivano biologicamente verdure ed agrumi e sono offerte consulenze esistenziali- psicologiche per uomini in crisi.

Desiderio è aggredita e stuprata da un gruppo di teppisti e Andrea, accorso in sua difesa, è ammazzato. In segno di affetto e riconoscenza per l’amato, Desiderio dona il proprio appartamento alla bambina di Andrea che Maria ha in grembo.

Al debutto Andrei confeziona un film in bilico tra macchiettismo e folklore, tra il melodramma e la commedia leggera.

Il personaggio di Desiderio, è eccessivamente caricato e risulta, nel complesso, stucchevole e decadente e a Maria confida la sua incerta condizione esistenziale:

“Io mica so ommo. Mi sento una femmina e non sono una femmina. Io non sono né carne, né pesce. Sono una bugia. Io recito, tengo tutto finto. Mi vuoi vedere allegra? Io sono allegra. Mi vuoi vedere triste? Faccio pure la triste. Femmina? Femmina. Uomo? Saccio pure fa l’uomo.  Io posso diventare tutti quello che vuoi tu. Però solo una volta nella vita ti capita di incontrare qualcuno che ti vuole bene e basta ed non hai bisogno di inventarti proprio niente. Mi faceva sentire felice. Quando è amore te ne accorgi. “

Le scene più divertenti sono quelle che mostrano l’originale consultorio messo su dagli sgangherati protagonisti. A un uomo sposato che aveva chiesto una consulenza, uno dei transessuali gli risponde:“Tu hai difetto e non lo sai. Tu per la psicologia ufficiale sei una cripto-checcca. Sei ricchione all’interno, all’esterno non si vede niente.”

Nel cast Franco Iavarone  nel ruolo del papà di Desiderio. Premio del pubblico alla Settimana della Critica di Venezia 2005