Mazzabubù… Quante corna stanno quaggiù? di Mariano Laurenti – 1971 – Durata 81’

19 Giugno 2024 | Di Ignazio Senatore
Mazzabubù… Quante corna stanno quaggiù? di Mariano Laurenti – 1971 – Durata 81’
Schede Film e commento critico di Ignazio Senatore
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Franco Bello (Franco Franchi) e Cicico Merendino (Ciccio Ingrassia), due mariti in crisi con le rispettive signore, prendono atto che il loro matrimonio sta andando a rotoli. Decidono di chiedere consigli un po’ in giro ad altri mariti su come salvare il loro ménage; alcuni liquidano la faccenda, dichiarando che picchiano la moglie, un signore distinto, invece, dichiara che il suo va a gonfie vele perché la sua signora va a letto con il suo migliore amico e la moglie di quest’ultimo con lui.

Pur di salvare il matrimonio, si accordano per uno scambio di coppia. Dopo molte resistenze, i due convincono le loro mogli (Isabella Biagini e Mariolina Cannuli) allo scambio di coppia

Come prevedibile, non volendo passare per cornuto, ciascun marito prova a fregare l’altro, tenendo lontano la propria moglie e provando ad andare a letto con quella dell’amico. Finiranno, così a mandare a monte il patto.

Un critico d’arte (Luciano Salce), nel vedere un quadro astratto, si convince che il pittore (Lars Bloch) abbia ritratto la moglie Carla (Marilia Branco), nuda. L’artista prova a convincerlo che si sta sbagliando. ma il critico insiste e, pur di dimostrare che ha ragione, chiede alla moglie di far l’amore con il pittore.

Un eschimese rimprovera la moglie perché, in barba alla loro secolare ospitalità, la moglie non si è concessa a uno straniero (Pippo Franco).

Prima di partire per le Crociate, Agilulfo (Riccardo Garrone) consegna a Beomondo, il fido servitore, la chiave della cintura di castità della moglie (Rosa Torosh), con l’ordine di utilizzarla, laddove non dovesse più tornare a casa, solo dopo tre anni. Non fa neppure in tempo ad uscire dalle mura di cinta del paese che Beomondo lo raggiunge e gli comunica che ha sbagliato chiave.

Una moglie convince il marito (Lino Banfi) ad acquistare un’enciclopedia così, con la scusa del pagamento a rate, può andare a letto ogni mese con il venditore (Sergio Leonardi). Lucio (Giancarlo Giannini) sposa Emma (Rosemarie Dexter), ma lei si rifiuta di far l’amore con lui perché, scoperto che si nutre ancora del mito della verginità, ritenendolo una persona gretta e antiquata, mentendogli, gli fa credere di non essere illibata.

Lui s’infuria, abbandona l’hotel e si rifugia nelle braccia di una materna prostituta che lo rispedisce in albergo. Intanto a consolare la sposina ci ha pensato un bel cameriere dell’albergo che va a letto con lei.

Il cavalier Bordiga (Umberto D’Orsi) è sterile e, per avere un erede, decide di assoldare un contadino (Renzo Montagnani) che dovrebbe regalare solo il seme. Ma la moglie, all’insaputa del marito, se la intende con il dottore che la mette incinta. 

Commedia corale, venata dai toni grotteschi, che affronta uno dei più grandi tabù del maschio italico; la paura di essere cornuto.

Intelligentemente, Laurenti (Quel gran pezzo dell’Ubalda tutta nuda e tutta calda  e La bella Antonia, prima monaca e poi dimonia…)  rivolta la frittata e, invece, di mostrare mariti gelosissimi che tormentano le povere mogli con le loro fantasiose e paranoiche congetture, lascia campo libero a mariti disinibiti che hanno messo alle spalle il complesso delle corna e spingono le mogli a tradirli.

Non mancano, certo, i mariti ingenui che non sospettano il tradimento della moglie come Carlo Giuffrè, che funge da voce narrante e, erroneamente, è sicuro che la moglie (Sylva Koscina) gli sia stato sempre fedele.

Nel complesso la commedia è godibile, una sorta di barzelletta-movie, composta da episodi brevi, con un cast d’eccezione composto da attori e attrici che fanno il loro esordio nelle commedie sexy come Lino Banfi che diverrà una delle maggiori icone del genere.

Primo film nel genere per Giancarlo Giannini, che comparirà nel ’73 comparirà poi in Paolo il caldo di Marco Vicario e in Sessomatto di Dino Risi; per Maurizio Arena, presente poi in Atti impuri all’italiana di Oscar Brazzi (1976); per Rosemarie Dexter, presente poi ne La minorenne di Silvio Amadio (1976); per Silva Koscina, qui in un cameo, e successivamente in Homo eroticus di Marco Vicario (1971) e prima volta nel filone anche per Nadia Cassini, nome d’arte di Gianna Lou Miller, altra stellina delle commedie sexy e per Isabella Biagini, che compare poi diverse pellicole del filone; Boccaccio di Bruno Corbucci (1972), Maria Rosa la guardona di Marino Grolami (1973), L’erotomane di Marco Vicario (1974), Atti impuri all’italiana di Oscar Brazzi (1976), Il ginecologo della mutua di Joe D’Amato (1988) e La cameriera seduce i villeggianti di Aldo Grimaldi (1980).

Prima volta anche di Giuffré con Laurenti che lo dirigerà in seguito in altri film di successo. Pippo Franco alla sua seconda interpretazione nel filone, dopo Il debito coniugale di Franco Prosperi (1970).

Nel cast Mariolina Cannuli, al tempo nota presentatrice televisiva, alla sua unica apparizione nel genere al pari di Franco Franchi e Ciccio Ingrassia.

Per un approfondimento sul tema si rimanda al volume di Ignazio Senatore “La commedia sexy alla napoletana Enzo Cannavale, Vittorio Caprioli Carlo Giuffrè”, edito da Il Foglio Letterario – 2024

 

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