Bill Gambini (Ralph Macchio) e l’amico Stan Rothenstein (Mitchell Whitfield), in vacanza, fanno sosta in un supermercato, pagano e vanno via.
Entrati in auto, Bill scopre di aver messo in tasca una scatoletta di tonno e di non averla, inavvertitamente, pagata. Un attimo dopo sono bloccati dalla polizia.
Durante l’interrogatorio, i due, credendo di essere stati fermati per il furto della scatoletta di tonno, ammettono la loro colpevolezza, ignari che il cassiere del supermercato era stato freddato da un colpo di pistola da due rapinatori alla guida di un’auto, identica alla loro.
I ragazzi non hanno il denaro per pagare un valente avvocato e, a difenderli, è chiamato Vincenzo Gambino (Joe Pesci), cugino di Bill, avvocato alla sua prima causa e che, al sesto tentativo, ha superato da poco l’esame di iscrizione all’Albo.
Gambino, pasticcione e alquanto pittoresco, deve fare i conti con il giudice Haller (Fred Gwynne), un tutore della legge, integerrimo e pedante, che, in ragione dell’abbigliamento sportivo dell’impresentabile avvocato, giudicato, a suo dire, poco consone al dibattimento, gli affibbia, nelle prime udienze, tre multe salate per vilipendio alla corte, e lo condanna a passare qualche notte in prigione.
Vincenzo, detto Vinny, non conosce le leggi dell’Alabama ma, astutamente, diventa amico dell’avvocato d’ufficio, scelto da Stan, e legge una montagna di incartamenti.
A dargli una mano è Mona Lisa Vito (Marisa Tomei), la scaltra e tenace fidanzata. Nel corso degli interrogatori dei testimoni, Vinny non conosce le procedure e fa scena muta, ma, poi, li incastra, dimostrando che le loro deposizioni sono inesatte e ricche di contraddizioni.
L’avvocato dell’accusa, non demorde, e convoca un perito stradale che, in virtù delle tracce di pneumatici sull’asfalto, inchioda nuovamente i due ragazzi.
A cavare Gambino dagli impicci è ancora una volta Mona Lisa, superesperta di auto, in grado di riconoscere tutte le marche di pneumatici.
Si scopre, infatti, che a commettere l’omicidio erano stati due rapinatori a bordo di un’auto diversa, ma simile. a quella dei due imputati.
Commedia deliziosa, diretta da Jonathan Lynn (Suore in fuga, Ancora più scemo…) che mette al centro della vicenda un improbabile avvocato, che si presenta in aula con una giacca di pelle e senza cravatta, non si alza in piedi quando entra il giudice in aula, e non mastica il codice dell’Alabama.
Nel corso delle udienze, ne combina di tutti i colori, ma, come prevedibile, da inguaribile pasticcione, utilizzando il suo acume, riesce a incastrare i testimoni e a vincere la causa.
A rendere ancora più esilarante il suo personaggio, la sua scelta di fingersi Jerry Gallo, un noto avvocato del foro, che durante il processo, si scopre essere morto. Quando il giudice scopre l’inganno, un attimo dopo Gambino, gli fa credere di chiamarsi Jerry Callo.
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