A modern family di Andrew Fleming – USA – 2018

L’esuberante Erasmus (Steve Coogan), celebre chef britannico, e Paul (Paul Rudd), affermato regista, stanno insieme da anni.

Il figlio Dale (Jake McDormand), nato da un’avventura giovanile di Erasmus, è arrestato e lui è costretto a prendersi cura e a ospitare in casa Bill (Jack Gore), il nipotino di dieci anni, di cui non conosceva neanche l’esistenza.

Paul va in crisi e pensa di trasferirsi a New York ma poi ritorna sui propri passi e decide di restare al fianco dell’amato Erasmus.

Come prevedibile, l’arrivo del turbolento ed esplosivo bambino sconvolge la chiassosa routine della coppia, fatta di feste con gli amici nella loro villa di Santa Fe.

Erasmus e Bill si trovano, infatti, a dover accompagnare Bill a scuola, a cucinare a pranzo e a cena e, per farlo divertire, a invitare a casa dei pargoletti. Come prevedibile, i due si legano a Bill, ma Dale esce di prigione e ….

Con questa divertente commedia, Andrew Fleming (Amici per gioco, amici per sesso…) mette al centro della narrazione l’attualissimo tema della paternità dei gay e ci mostra due omosessuali la cui vita è stravolta dall’arrivo inatteso di un simpatico ragazzino tutto pepe.

Erasmus e Paul, che, per tutto il film, non disdegnano di punzecchiarsi con battutine e risolini, sono sensibili e credibili come genitori. Con l’arrivo di Bill, infatti, cambiano completamente stile di vita e si prendono responsabilmente cura di lui.

Le frecciatine ironiche sui gay non mancano e si ride quàe là. La prima parte è frizzante ed il film, dopo aver perso mordente, si riscatta nel finale.

Recensione pubblicata su Segno Cinema n 219 Settembre – Ottobre