Momenti di trascurabile felicità di Daniele Luchetti – Italia – 2019

29 Settembre 2019 | Di Ignazio Senatore

Sarà un caso, ma quest’anno non mancano i film che s’interrogano sul significato della vita e della morte. Dopo “Euforia” di Golino e “Ride” di Mastandrea, ecco Daniele Luchetti con la sua ultima pellicola, tratta dai romanzi “Momenti di trascurabile felicità” e “Momenti di trascurabile infelicità” di Francesco Piccolo. Al centro della narrazione Paolo (Pif), un uomo della porta accanto, sposato e padre di due figli che, dopo essere morto, scopre che può ritornare sulla terra per un’altra ora e trentadue minuti. E mentre trascorre questo piccolo lasso di tempo, inevitabili salgono a galla domande e bilanci della propria vita.

Una scommessa vinta quella del regista romano, che riesce a trattare un tema così delicato con invidiabile leggerezza. Il tono scelto è, infatti, quello della commedia agro-dolce ed in più di un’occasione ci si commuove e si ride di gusto. Luchetti alleggerisce lo script con dei dialoghi frizzanti e lo sguardo candido ed ingenuo di Pif fa il resto. Un gran bel film, tenero e profondo, ambientato a Palermo, che fa riflettere (tanto) sulla precarietà del nostro essere. Al fianco dello stralunato Pif, un magnifico Renato Carpentieri nel ruolo dell’angelo custode.

Recensione pubblicata su Segno Cinema n 219 Settembre – Ottobre

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