Amedeo Modigliani (Gérard Philipe), cerca di guadagnarsi da vivere con i ritratti degli avventori dei caffè ma, sempre in bolletta, beve come una spugna e s’aggira, come un’ombra, da una bettola all’altra.
Frequenta Beatrice Hastings (Lilli Palmer), una stravagante giornalista inglese, ma è rapito dalla bellezza di Jeanne Hébuterne (Anouk Aimée), giovane pittrice, figlia di un integerrimo funzionario. I loro cuori s’infiammano, ma il padre di Jeanne si oppone con forza alla loro relazione e le impedisce di frequentarlo.
Il fisico di Modigliani è sempre più debilitato e un medico gli consiglia di trasferirsi in una località più salubre. Giunto a Nizza, Modigliani smette di bere, dipinge con regolarità, e tocca il cielo con un dito quando lo raggiunge Jeanne. Zborowsky (Gérard Séty), il loro amico, organizza una personale nella Galleria Berthe a Parigi, ma Modigliani vende solo tre quadri.
Sconfortato, riprende a bere, ma Zborowsky piomba in casa sua e gli comunica che un milionario americano vuole comprare tutti i suoi quadri. Il magnate, abbagliato dai suoi dipinti, comunica al pittore che, per lanciare un profumo, utilizzerà il volto di una delle donne ritratte in un suo quadro.
Modigliani, deluso e amareggiato, rifiuta la proposta, raccoglie i dipinti e fa ritorno a casa. La TBC lo sta divorando e, per racimolare qualche spicciolo, gira, invano, per i bistrot parigini per cercare di vendere i suoi bozzetti per cinque franchi. ed è ricoverato in ospedale…
Tratto dal romanzo Les Montparnos di Georges Michel, il film ebbe una lavorazione travagliata. La sceneggiatura fu scritta da Max Ophüls, (a cui il film è dedicato), assieme a Henri Jeanson.
Il regista tedesco morì prima di poter incominciare le riprese e al suo posto fu chiamato Becker (Amore e fortuna, Casco d’oro, Le avventura di Arsenio Lupin…) che modificò successivamente la sceneggiatura.
Il regista parigino descrive il pittore livornese come un’anima inquieta e tormentata, amante della pioggia, afflitto dalla TBC e condannato a vivere in miseria.
A rimarcare al mondo spietato dell’arte, la perfida figura di Morel (Lino Ventura), un avido mercante che accompagna l’artista in ospedale e, un attimo dopo che è spirato, avendo intuito che avrebbe potuto guadagnare una fortuna vendendo i suoi quadri, si precipita a casa di Jeanne e compra in blocco le sue opere.
Piccola apparizione di un attore che interpreta Fernand Leger, uno degli allievi dell’Accademia. Per i fan del visionario pittore livornese da segnalare il misconosciuto film Modì Vita di Amedeo Modigliani, diretto nell’89 da Franco Brogi Taviani.
Per un approfondimento sul tema con schede film e commento critiche si rimanda alla lettura di “Cinema mon amour I 100 film francesi da amare” di Ignazio Senatore – Classi Editore – 2024
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