Anni Settanta. Durante la sparatoria tra due sconosciuti Diana, una ragazza in procinto di sposare Joe (Juke Gyllenhaal), è ferita mortalmente. Ben Floss (Dustin Hoffman) il padre di Diana, va avanti, stordendosi nel lavoro, Jojo Floss (Susan Sarandon), la moglie, scrittrice affermata, reagisce chiudendosi sempre più in se stessa.
I Floss, in realtà, vivono nella febbrile attesa del giorno del processo che dovrà pronunciarsi sulla pena da far scontare all’assassino della figlia e puntano tutto sulla testimonianza di Joe. Infatti, secondo le speranze di Mona Camp (Holly Hunter), l’avvocatessa che li difende, nell’aula di tribunale Joe dovrà commuovere e spezzare il cuore dei giurati e raccontare che, con la morte di Diana, il sogno della sua vita si è infranto.
Joe si è trasferito, intanto, a casa dei Floss e lavora nell’agenzia immobiliare di Ben, un uomo tutto preso ad acquistare dei piccoli esercizi commerciali in difficoltà, per rivenderli e specularci poi sopra.
Tra i locali su cui lui ha puntato gli occhi, c’è un piccolo bar nel quale lavora Bertie (Ellen Pompeo), una ragazza che aspetta (invano) da tre anni il fidanzato, dato ormai per disperso in Vietnam.
Joe s’innamora di lei e, quando è chiamato a deporre in tribunale, smarrito e confuso, trova la forza per raccontare la verità, Tre giorni prima della tragedia il fidanzamento con Diana era andato a rotoli e i due avevano deciso di non sposarsi più.
Di fronte alla sincera e accorata confessione del ragazzo, Ben e Jojo mettono da parte i loro desideri di vendetta. Jojo riprende a scrivere e Ben abbandona l’idea di lottizzare la zona.
Brad Silberling (Casper, La città degli angeli, Lemony Snicket, Un uomo ordinario…) con questa pellicola, ambientata nel New England e in piena guerra del Vietnam attraversa, con pacatezza, i toni del dramma.
Il regista, che ha vissuto nella vita personale un’esperienza tragica (l’attrice Rebecca Schaeffer fu brutalmente assassinata da un fan nel 1989 quando aveva ventuno anni), con garbo, sembra voler smussare gli angoli e mostrare due genitori che, dopo aver ingoiato lacrime e dolore, vivono in un tempo sospeso in attesa di conoscere a quanti anni di carcere saranno condannati chi ha mutato tragicamente il loro destino e reciso la giovane vita della figlia.
La loro reazione, alle dichiarazioni di Joe al processo, fin troppo trattenuta e composta, diviene però il segnale del loro profondo cambiamento interno che li porterà a guardare al futuro con occhi diversi. Sullo sfondo la figura di Mona Camp, interpretato da una pulsante Holly Hunter.
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