Nastri d’argento, vincono le attrici di Martone

17 Giugno 2025 | Di Ignazio Senatore
Nastri d’argento, vincono le attrici di Martone
Senatore giornalista
0

I Nastri d’argento parlano (anche) quest’anno in napoletano. Ieri, infatti, al MAXXI di Roma, sono stati premiati i protagonisti dei film di Mario Martone, Paolo Sorrentino, Francesco Di Leva e Ludovica Nasti.

Ad accaparrarsi i premi più ambiti è certamente Mario Martone con il suo film “Fuori”, che si aggiudicato quelli di miglior attrice protagonista (Valeria Golino), attrice non protagonista (Elodie e Matilda De Angelis) e come “Cameo dell’anno” (Francesco Gheghi).

Un film, quello di Martone, tratto dal romanzo autobiografico “L’università di Rebibbia” di Goliarda Sapienza, presentato con successo a Cannes e ancora oggi nelle sale, che, come “Parthenope” aveva ottenuto ai Nastri ben dieci candidature. Una conferma delle doti attoriali di Elodie, già premiata con un David per “Ti mangio il cuore di Pippo Mezzapesa”.

Resta ancora con l’amaro in bocca Sorrentino che, dopo la bocciatura ai David (quindici nomination e nessun premio), si è aggiudicato tre premi “minori”: miglior fotografia (Daria D’Antonio), miglior colonna sonora (Lele Marchitelli) e miglior montaggio (Cristiano Trovaglioli).

Celeste Dalla Porta, protagonista femminile di “Parthenope” si aggiudica, soltanto, il “Premio Guglielmo Biraghi”, dedicato al noto critico cinematografico romano scomparso nel 2001.

Un film, quello di Sorrentino che ha diviso fortemente critica e pubblico e che ha creato dei veri e propri schieramenti a favore o contro. Un segnale che segna, forse, un’inversione di tendenza nei confronti del Premio Oscar napoletano, che vede i critici non più osannanti verso le sue opere come qualche anno fa.

Si conferma ancora una volta Francesco Di Leva che, dopo aver vinto il David, come attore non protagonista, per la sua interpretazione in “Familia”, per la regia di Francesco Costabile, si aggiudica anche il Nastro. Un ruolo difficile il suo, quello di un marito violento, tratto dall’autobiografia “Non sarà sempre così” di Luigi Celeste.

Agguanta due premi anche “Le deluge Gli ultimi giorni di Maria Antonietta” di Gianluca Jodice, che, bissa gli stessi riconoscimenti ottenuti ai David: migliori costumi (Massimo Cantini Parrini e miglior scenografia (Tonino Zera). Dulcis in fundo, Ludovica Nasti, premiata con Nuovo Imaie per “La storia del Frank e della Nina” di Paola Randi.

Un’edizione questa dei Nastri, giunta alla 70esima edizione, ideata dal Sindacato dei Giornalisti Cinematografici, nel complesso, senza grosse sorprese e senza tante emozioni.

Articolo pubblicato su Il Corriere del Mezzogiorno -17-6-2025

Comments are closed.

Questo sito utilizza strumenti di raccolta dei dati, come i Cookie. Questo sito utilizza Cookie tecnici e di terze parti per fornire alcuni servizi. Maggiori Informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fonire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o clicchi su "Accetta" permetti al loro utilizzo.

Chiudi