Nenè di Salvatore Samperi -Italia – 1997

Schede Film e commento critico di Ignazio Senatore

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In un vecchio casolare vivono un uomo (Tino Schirinzi), la moglie (Paola Senatore), Ju (Sven Valsecchi), un bambino di sette anni e la sorellina Pa (Vittoria Valsecchi).

Il clima in famiglia non è dei migliori; il padre è un tipo violento e non lesina di urlare e maltrattare moglie e figlia.

Ju, campioncino di scacchi, osserva tutto in silenzio ma è alle prese con i primi turbamenti infantili che esplodono con l’arrivo in casa della quindicenne Nenè (Leonora Fani) che, di tanto in tanto, gli confida le esperienze erotiche che consuma con Rodi (Alberto Cancemi), un giovane mulatto.

In occasione delle elezioni del 18 aprile, Rodi e Nenè si appartano e sono raggiunti da Ju e da suo padre che, rosso dalla gelosia, picchia e frustra Nené.

Con questo film, ambientato nel 1948, tratto dall’omonimo romanzo di Cesare Lanza, Samperi rimpolpa il filone a lui caro di adolescenti alle prese con i primi fremiti sessuali.

La sceneggiatura vacilla e la scelta di un bambino così piccolo d’età, turbato dal faccino angelico della Fani, non regge.

Tognazzi compare solo in due scene. E’ “Baffo”, un barbiere comunista e, nel suo salone, campeggia una foto di Stalin; mentre taglia i capelli a un cliente, alla vigilia delle elezioni del 18 aprile 1948, si dice convinto che a vincere sarà il Fronte popolare delle sinistre.

Sul finale, fiducioso della futura vittoria dei “rossi”, organizza una gran festa all’aperto per festeggiare con i concittadini lo storico evento.

Per un approfondimento sulla filmografia di Ugo Tognazzi, si rimanda al volume di Ignazio Senatore “Ugo Tognazzi”, edito da Gremese (2021), corredato da 800 foto, dall’antologia della critica e dai commenti di attori e attrici, e registi che hanno lavorato con lui.