Nido di vipere di Kim Young- Hoon – 2020 – Corea del Sud – Durata 109′

27 Giugno 2023 | Di Ignazio Senatore

Incredibile cosa possa scatenare un borsone di Louis Vuitton pieno zeppo di yen. Travolgerà, infatti, la vita di un magazziniere, buono ma un po’ tonto, di un doganiere travolto dai debiti, di un pericoloso strozzino, di un immigrato clandestino cinese, di un sicario spietato, e soprattutto, quella di una maitresse sanguinaria dal cuore di pece e di una prostituta che si vendicherà del marito violento. Il coreano Kim Young- Hoon, all’esordio, traspone sullo schermo il romanzo di Keisuke Sone, e con Nido di vipere confeziona una gustosissima comedy-thriller, corale, pulp, sanguinolenta, non priva di scene horror. I personaggi sono piegati al rispetto del generi e, come in un puzzle perfetto, il regista incastra, le storie dei singoli personaggi che cercano (invano?) di accaparrarsi il ghiotto bottino. I morti non si contano, la fortuna sembra premiare un personaggio e poi, improvvisamente, voltargli le spalle e le trovate non mancano. Diviso in sette quadri, con una struttura narrativa a guisa di un loop, si sarebbe però giovato di un taglio in fase di montaggio che avrebbe eliminato alcuni momenti di stanca.

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