Non ti conosco più amore di Sergio Corbucci – 1980 – Durata 103’

Schede Film e commento critico di Ignazio Senatore

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Nel bagno di casa Luisa (Monica Vitti) scopre uno sconosciuto, chiama la polizia che arresta l’intruso, che altri non è che suo marito, l’avvocato Paolo Palmieri (Johnny Dorelli).

Paolo prova a far ritornare in sé la moglie, ma lei continua a non riconoscerlo.

Disperato, Paolo si rivolge al dottor Alberto Spinelli (Gigi Proietti), valente psichiatra. Luisa sembra essersi sbloccata e, festante e felice, dichiara a Paolo che lo psichiatra è suo marito. Per evitare che la donna possa subire un trauma, il dottore suggerisce al marito di non contraddirla e di stare al suo gioco.

Dopo una serie di divertenti colpi di scena, il dottor Spinelli comprende le cause che hanno generato il corto-circuito mentale di Luisa; dopo aver scoperto che il marito flirtava con Allegra (Donatella Damiani), la giovane e provocante segretaria, per punirlo e farlo ingelosire, lei aveva simulato di non riconoscerlo. Il lieto fine chiude la vicenda.

Commedia senza pretese, tratta dall’omonima commedia di Aldo De Benedetti, che strappa qua e là qualche sorriso e che ruota tutto intorno all’improbabile black-out cognitivo della protagonista.

Il dottor Spinelli sembra il classico psichiatra che, colpito dalla simpatia e dall’avvenenza della paziente, non controllando a pieno il controtransfert, spera in cuor suo di poter far breccia nel suo cuore e, sornionamente, si gode i privilegi derivanti dalla paradossale situazione nella quale si trova. Sul finale, recuperata dignità e professionalità, riesce a far ricostruire alla paziente la scena “traumatica”, smascherando così il marito traditore.

Per un approfondimento sui rapporti tra cinema e psiche si rimanda la volume di Ignazio Senatore “Cinema (italiano) e psichiatria), Zephyro Edizioni.