Nowhere boy di Sam Taylor-Wood – G.B – 2009

2 Dicembre 2023 | Di Ignazio Senatore

Siamo nel 1955. Liverpool. John Lennon (Aaron Johnson), sfrontato, sbruffone e sicuro di sé, ha un grande ascendente sui coetanei e quando decide di mettere su una band, Josh (Pete Shotton),James Jack (Rod Davis), Sam (Colin Hanton) Frazer (Len Garry) lo seguono senza fiatare. 

Mimi (Kristin Scott Thomas), la zia che l’ha cresciuto da quando aveva sei anni, cerca (invano) di convincerlo a non abbandonare gli studi. Dopo aver conosciuto Paul McCartney (Thomas Brodie Sangster) John fonda “The Queen Men” e con la sua band riscuote un discreto successo.

Per caso John scopre che Julia (Anne-Marie Duff), la madre, vive a due passi da lui con la propria famiglia ed inizia a frequentarla. Julia è una donna emotivamente instabile, ma piena di vita ed in un lampo gli trasmette la sua grande passione per Elvis Presley e gli insegna a suonare il banjo.

John e la sua band raccolgono sempre più consensi. Il giorno del compleanno di John, Julia gli organizza una festa; lui, brinda con gli amici ma è dilaniato dentro ed, in un drammatico faccia a faccia, con Julia e Mimi, è disposto a scoprire l’amara verità… 

Poteva il cinema non proporre un film sulla vita di una delle leggende musicali del XX secolo? Tanti erano i rischi nel mettere in scena la vita di John Lennon, mitico fondatore della storica band di Liverpool.

Lontano mille miglia dalle pellicole incentrate sulla vita randagia, sregolata e dissipata di famose popstar, Sam Taylor sceglie, intelligentemente, la strada più inconsueta e racconta l’adolescenza di John, un quindicenne “qualunque”, dal piglio deciso e con la stoffa da leader, che ignaro del successo che lo travolgerà, muove i primi passi con la sua prima band.

Il regista (Cinquanta sfumature di grigio…), all’esordio, alterna lacrime a sorrisi, punta decisamente la mdp sulla faccia da schiaffi del giovane protagonista e lascia che le “canzonette” facciano da sfondo alla vicenda.

Ammantata da un innocente candore e da un pizzico di nostalgia per gli Anni Cinquanta, grazie ad un uso parsimonioso del flashback, la vicenda ruota intorno al dramma di un ragazzo, sballottato tra la rigida ed inflessibile zia Mimi Smith e la sorella Julia, una donna incapace di mettere a freno la propria distruttiva sensualità e che, pur essendo sposata, quando John aveva cinque anni, aveva sfornato una bambina con un altro uomo.

Basato sul libro “Imagine: growing up with my brother John Lennon” di Julia Baird, sorellastra del musicista. Singolare ed accattivante la scelta delle musiche a cura dei Goldfrapp.

Per un approfondimento sul tema “Cinema e musica” si rimanda al volume di Ignazio Senatore “Cantanti, musicisti e rock band”, edito da Arcana.

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