Il lavavetri John (James Norton) scopre di avere pochi mesi di vita. Non potendo contare sulla compagna, che ha abbandonato lui e il piccolo Michael (Daniel Lamont) di quattro anni alla nascita, in accordo con le assistenti sociali, decide di dare in affidamento il figlio. John allora incontra alcune coppie e si arrovella per comprendere quale tra queste garantirebbe amore e affetto al suo Michael.
Uberto Pasolini, produttore di Full Monthy e regista del magnifico Still life, affronta da un’altra angolazione il tema della morte e dirige un dramma sentimentale, malinconico e commovente, ma mai lacrimevole, tratto da una storia vera. Al centro della vicenda un genitore dolcissimo che non solo scopre di dover morire quando è ancora nel fiore degli anni ma che deve abbandonare il bene suo più caro nelle mani di una coppia adottiva che conosce appena. Per tutto il film John soffoca rabbia e dolore e si prodiga con sguardi e sorrisi a donare le ultime briciole d’affetto al suo bambino. Norton magnetico.
Recensione pubblicata su Segnocinema- N.237- Settembre-ottobre 2022
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