Il piccolo Lucas (Ben Keyworth) accompagna ogni giorno sua madre Miriam (Fanny Ardant) in un circolo di non vedenti. Due ragazze cieche sono orribilmente sfigurate al volto da un maniaco e Frank (James Fox) marito di Miriam, è incaricato delle indagini. Miriam è in attesa di un bebè e Lucas sembra soffrire per l’arrivo della futura sorellina. Nel corso del film si scopre che nessuna cieca era stata assalita e che Lucas (l’unico ad avere dei problemi di vista e che dovrà sottoporsi a un delicato intervento chirurgico agli occhi per non diventare cieco) per punire la madre per la sua gravidanza giunta ormai a termine, l’allucinava cieca.
Il soggetto è interessante, ma Peploe non lo sfrutta a dovere e la narrazione scorre senza grandi sussulti fino allo svelamento delle malsane fantasie del protagonista. Non mancano alcuni tocchi inquietanti: Lucas che accieca il cane di un vicino, una ragazza cieca che posa nuda per calendari osé, il fotografo che trucca con il rossetto le statue del cimitero, Lucas che rapisce la neonata. Tiepidi brividi per una pellicola che, diretta da mani più esperte, sarebbe diventata (forse) un piccolo capolavoro.
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