Perez. di Edoardo De Angelis – Italia – 2014

20 Giugno 2025 | Di Ignazio Senatore
Perez. di Edoardo De Angelis – Italia – 2014
Schede Film e commento critico di Ignazio Senatore
0

Demetrio Perez (Luca Zingaretti), anonimo e misconosciuto avvocato del Foro napoletano, abbandonato dalla moglie, difende imputati che non hanno un avvocato di fiducia, e sono stati rifiutati da quelli d’ufficio, che hanno ritenuto i loro casi troppo rognosi.

Il mondo in cui s’aggira Perez è quello dei pregiudicati, degli assassini senza scrupoli, dei preti usurai, dei non vedenti fermati alla guida di auto sportive e dei politici della nuova e vecchia scuola.

Nel corso di un processo, Latella (Lino Musella), un camorrista pentito, dichiara di aver ucciso e poi bruciato i corpi delle vittime. Perez, che ha sempre adottato una difesa accorta e poco spettacolare, tace ed é ricusato dall’imputato.

Luca Buglione (Massimiliano Gallo), enigmatico collaboratore di giustizia, già a capo di un potente clan camorristico, sceglie Perez come avvocato difensore e, senza troppi giri di parole, ricattandolo, gli svela che è a conoscenza che sua figlia Tea (Simona Tabasco) è innamorata di Francesco Corvino (Marco D’Amore), un camorrista.

In cambio della sua protezione, Perez deve tirar fuori dalla pancia di un toro, allevato in una stalla di un paese del casertano, ventotto cilindri, che contengono ottocento diamanti. Invano, Ignazio Merolla (Giampaolo Fabrizio), collega e amico di Perez, prova a scuoterlo e lo invita a convincere sua figlia a lasciare Corvino.

Avendo intuito che la figlia non chiuderebbe mai la storia, Perez stringe un patto con Buglione e gli chiede di incastrare Corvino.

Mentendo, Buglione dichiara al procuratore che Corvino, figlio di un noto camorrista, aveva ucciso due anziani. Con l’aiuto di Merolla, Perez recupera i diamanti, ma è ostaggio di Corvino, che, ricercato dalla polizia, ha scoperto che a incastrarlo è stata la falsa dichiarazione di Buglione. In un finale convulso, Perez ….

In questa pellicola, ambientata, in una Napoli inedita e non convenzionale, Edoardo De Angelis (Mozzarella stories, Indivisibili, Il vizio della speranza, Comandante…) mette al centro della narrazione un avvocato che, dopo essersi separato dalla moglie, persi i riferimenti e la voglia di combattere, è divenuto passivo e indolente, fino a lasciarsi trascinare in un cupio dissolvi.

L’ingresso in campo di Corvino, lo costringe, suo malgrado, a dover riprendere in mano la propria vita e a destreggiarsi tra affetti e il clan camorristi.

Nonostante i dialoghi sulfurei e taglienti, il regista partenopeo non strizza l’occhio né a Gomorra, né ai suoi epigoni e la criminalità fa solo da sfondo a una vicenda che racconta un’umanità ambigua che, per rimanere a galla, è costretta a scendere a compromessi con l’etica, la morale e la propria coscienza.

Comments are closed.

Questo sito utilizza strumenti di raccolta dei dati, come i Cookie. Questo sito utilizza Cookie tecnici e di terze parti per fornire alcuni servizi. Maggiori Informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fonire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o clicchi su "Accetta" permetti al loro utilizzo.

Chiudi