Anni ’80. Los Angeles. Jacki (Gina Gershon),Tracy (Drea de Matteo), Faith (Lori Petty) e Sally (Shelly Cole) sono le componenti del gruppo hard rock “Clam Dandy”.
Lesbiche dichiarate, non disdegnano avventure e relazioni con dei maschietti e mentre Jacki non disdegna la corte di Animal (Marc Blucas), fratello di Sally, Tracy, ricca di famiglia, ma brava a dissipare la sua esistenza tra droghe e relazioni sbagliate, ha una storia con Nick (Ivan Martin), uno scoppiato, violento e perennemente strafatto.
Sally, con un passato da dimenticare, fa coppia con Faith, la più equilibrata di tutte, in grado, tra un concerto e l’altro, di dare lezioni private di musica a delle giovani allieve. Alla band le occasioni di esibirsi in pubblico non mancano, ma i loro guadagni sono minimi e Jacki, quarantenne leader del gruppo, inizia a chiedersi se vale ancora la pena continuare a suonare per pochi spiccioli.
Tracy, non disdegna droghe e il suo Nick, in una notte di follia, la picchia, la violenta e non pago, riserva lo stesso trattamento a Sally. Richi lo scopre e, con la complicità di Animal, per dargli una bella lezione, gli tatua sulla fronte la scritta “rapist” (“stupratore”) Faith muore travolta da un’auto. Le Clam accettano, allora, di suonare per l’ultima volta (?) insieme…
Fedele al titolo, il regista mette in campo quattro scatenate musiciste che vivono solo per il rock & roll e che, solo quando sono sul palco, dimenticano torti e violenze subite.
Senza scadere nel melodramma Steyermark (One last thing, The 78 Project movie…) narra di Jacki, violentata ad otto anni dal padre e dell’indifesa Sally, vittima dello stesso atroce destino.
In questo universo affastellato solo da uomini violentatori, senza un briciolo di dolcezza e sensibilità, l’unico ad essere escluso è Animal, (personaggio dal nome poco rassicurante) che, dopo aver colto sul fatto il padre che violentava Sally, lo ammazza, fracassandogli la testa con una mazza da baseball.
Il regista s’ispira all’autobiografia di Cheri Lovedog, ma non dona alla pellicola quel tocco in più di trasgressione e di elettricità che lo avrebbe reso perfetto.
La regia, infatti, è abbastanza scolastica e, invece di dar spazio ai concerti della band, gran parte delle sequenze sono girate nel laboratorio di Jacki, abile tatuatrice, e nell’appartamento dove vivono insieme le quattro rockettare.
Per un approfondimento sul tema “Cinema e musica” si rimanda al volume di Ignazio Senatore “Cantanti, musicisti e rock band”, edito da Arcana.
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