Purple rain di Albert Magnoli – USA – 1984 – Durata 112’

“Kid” (Prince), tormentato e talentuoso cantante di musica funk, accompagnato da un gruppo di scatenate ballerine, si esibisce, in uno dei tanti night-club della città, con la band “The Revolution”. Il suo acerrimo rivale è Morris (Morris Day), un cantante che nutre nei suoi confronti una patologica gelosia professionale.

Il loro manager è Billy Sparks (Billy Sparks), che fa fatica a tollerare le bizze ed i comportamenti fin troppo estrosi di Kid, che abbandona spesso il palco mentre canta e propone dei brani fin troppo personali, che non attirano le simpatie di un pubblico, abituato ad ascoltare pezzi più commerciali.

Apollonia 6 (Apollonia Kotero), giovane cantante dal travolgente sex-appeal, allaccia una turbolenta love –story con Kid, ma vuole diventare una star ed accetta la proposta di Morris di esibirsi nel suo gruppo. La loro band sfonda e diventano il punto di forza del locale. Kid va in crisi, ma due musiciste gli propongono un brano: Purple rain…

Con questa favola rock che narra i primi passi di Prince, il regista lascia largo spazio alle esibizioni all’artista di Minneapolis, di Morris e di Apollonia 6 ed, idealmente, divide il film in due parti; da un lato il luccichio delle scene del palco e dall’altro l’oscurità della vita del protagonista, segnata da un’infanzia difficile; un padre musicista e compositore, violento e manesco ed una madre succube e vittima delle sue intemperanze.

Come in ogni favola che si rispetti, dopo un evento tragico (che coinvolge il padre), Kid ritroverà l’energia perduta, raggiungerà l’agognato successo e riconquisterà l’amata Apollonia. Il film ha una struttura narrativa abbastanza esile, mancano dei personaggi di contorno e Magnoli lascia che la gran parte delle riprese siano girate all’interno del night-club dove si esibiscono Prince, Morris ed Apollonia. Ascoltare Prince che canta la sua hit, vale da solo il prezzo del biglietto.

Per un approfondimento sul tema si rimanda al volume di Ignazio Senatore “Cantanti, musicisti e rock band”, edito da Arcana