Stevens (Anthony Hopkins) è l’impeccabile maggiordomo di Lord Darlington (James Fox) ed ha alle sue dipendenze uno stuolo di camerieri, tra cui spicca Miss Kenton (Emma Thompson) una dolce governante, che, sin dal giorno del suo arrivo mostra di essere sensibile al suo fascino. Ma Stevens è completamente votato al lavoro e non può concedersi distrazioni o inutili sentimentalismi. Nella sua sontuosa residenza Lord Darlington prova a mediare tra le diverse delegazioni ma, ingenuo e sprovveduto, non si accorge che i nazisti lo stanno abilmente manipolando. Invano Miss Kenton prova a stanare Stevens dal letargo emotivo e quando comprende che ogni tentativo è vano, accetta la corte di un uomo che non ama, lo sposa ed abbandona Darlington Hall. Passano gli anni ed il vecchio Stevens continua a svolgere le sue mansioni di maggiordomo alle dipendenze di Mister Jack Lewis (Christopher Reeve) un ricco americano che ha comprato la storica residenza. Venti anni dopo Stevens decide di far visita a Miss Kenton, scava dentro se stesso e prende atto del fallimento della propria vita.
Ivory, regista un po’ troppo calligrafico e formale, compone pellicole eleganti e raffinate governate (fin troppo) dal segno della misura e dell’ordine. Più che un’analisi sui tempi bui che l’Europa attraversava in quegli anni, il film è un’indagine sentimentale sui desideri rimossi e tenuti strettamente sotto chiave. Per tutto il film Stevens, pur non essendo insensibile al fascino di Miss Kenton, non accede alle proprie emozioni ma le soffoca, le controlla e le tiene a bada, mascherandosi dietro l’alibi che è poco dignitoso per un maggiordomo avere una relazione sentimentale con una governante. Sepolto tutta la vita in quel luogo ed incapace di avere un’idea personale su tutto quello che gli capita intorno, quando Mister Lewis gli chiede se condivideva le idee di Lord Darlington, Stevens si limita a rispondere: “Io ero il suo maggiordomo. Dovevo solo servirlo non approvarlo o disapprovarlo.” Il film è un lungo flashback che si dipana dal 1958 a ritroso nel tempo fino al 1939, grazie ai ricordi di Stavens che sta andando a trovare la sua amata Miss Kenton, una donna con un matrimonio fallimentare alle spalle. Da segnalare la struggente la figura di Mr Stevens senior (Peter Vaughan) sottomaggiordomo padre di Stevens. Tratto dal romanzo omonimo di Kazuo Ishiguro.
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