Il dottor Gruber conduce a Zurigo degli studi per far resuscitare i cadaveri.
Nel corso di uno dei suoi esperimenti muore, e il dottor Herbert West (Jeffrey Combs), il suo allievo più brillante, espulso dall’Università, per proseguire i suoi studi, si trasferisce al Miskatomic Medical School di Massachusetts, dove divide l’appartamento con Dan Cain (Bruce Abbott), laureando in medicina e borsista presso lo stesso ospedale, fidanzato con Meg Hasley (Barbara Crampton), figlia del dottor Dea Hasley (Robert Sampson), direttore dell’ospedale.
West continua i suoi esperimenti e utilizza come cavia Rufus, il gatto di Dan.
Ma in quella stessa struttura opera anche il professor Carl Hill (David Gale), primario del reparto, specialista in lobotomia, convinto assertore che il cervello, dopo la morte, continua a fino a dodici minuti.
Grazie alla complicità di Dan, Herbert si batte per dimostrare che le teorie del professor Hill sono errate, e, nella morgue dell’ospedale, inietta nel lobo occipitale dei cadaveri, un siero fluorescente che li riporta in vita e, una volta rianimati, si trasformano in mostruosi e sanguinari assassini.
Hill cerca di impadronirsi della scoperta di West, che lo decapita, ma il professore riesce a fuggire e, successivamente, insidia la bella Meg.
Nell’ospedale, trasformatosi in un mattatoio, sgorgano litri di sangue e s’aggirano cadaveri squartati con corpi mozzati.
Il dottor Hasley, dopo essere impazzito, finisce in manicomio, legato con la camicia di forza. Un finale orrifico chiude la vicenda.
All’esordio dietro la macchina da presa, Gordon impagina un fanta-horror per gli amanti dello splatter e mescola gore e humour demenziale.
Con il progredire della vicenda, l’ospedale diventa sempre più simile a un mattatoio, e, per aumentare l’effetto esilarante, Gordon lascia che. grazie al siero, prendano vita anche quelle parti dei cadaveri staccate dal corpo.
Pescando a piene mani nel genere, il regista mostra alcune scene macabre e truculente, volutamente raccapriccianti, che strappano anche qualche sorriso; su tutte quelle di Hill, decapitato, che incede per il reparto con la propria testa, riposta in una vaschetta.
A fare da cornice. un paio di scoppiati e il dottor Dea Hasley che, dopo essere impazzito, finisce in manicomio, legato con la camicia di forza.
Il film, ispirato ai racconti di Lovercraft, ha avuto due sequel: Re- Animator 2 (1990) e Re- Animator 3 (2003), diretti entrambi da Brian Yuzna, che ha prodotto il film di Gordon, Dal racconto Herbert West, Re-Animator di H.P. Lovecraft.
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