Cameron Vale (Stephen Lake) è uno “scanner”, una persona dotata di straordinari poteri telepatici. Il dottor Ruth (Patrick Mc Goohan) lo invita a sottoporsi a un esperimento e dopo averlo posto di fronte ad alcuni spettatori, intuisce che lui è in grado di percepire, simultaneamente, i pensieri di tutte le persone che ha di fronte. Contemporaneamente e in un altro luogo, nel corso di una sfida telepatica dimostrativa Darryl Revock (Michael Ironside) fa esplodere la testa del suo sfidante. Il dottor Ruth, ideatore del “Programma scanner” propone alla Multinazionale Consec di neutralizzare il pericoloso Revock e ottiene l’autorizzazione a addestrare Cameron. I due scanner incroceranno le loro strade nel finale del film e si sfideranno in uno spettacolare duello telepatico alla fine del quale il vincitore avrà il corpo di Revock e la voce di Cameron.
Il film è già tutto nella prima scena: Cameron è in un fast-food e percepisce telepaticamente che un’anziana donna, rivolgendosi a una sua amica, ha espresso giudizi poco lusinghieri sul suo conto. Un attimo dopo, grazie alla forza distruttiva della sua mente, la donna si contorce e muore nel giro di qualche secondo, dopo atroci sofferenze. Cronenberg non sembra molto ispirato ed in sembra puntare tutto sui fantastici duelli telepatici degli scanners e ci mostra facce che si deformano e che prima di esplodere sono invase da escrescenze, protuberanze e bubboni. Non convince inoltre la stiracchiata spiegazione finale: Cameron e Revock, entrambi figli del dottor Ruth, erano diventati scanner perché lo scienziato aveva somministrato alla moglie l’Ephemerol, un tranquillante con devastanti effetti collaterali.
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