Ann (Andie Mac Dowell), sensibile ed introversa, è sposata con John (Peter Callagher), un giovane e spregiudicato avvocato. Senza crearsi tanti scrupoli, John ha una bollente relazione con Cynthia (Laura San Giacomo), sorella minore di Ann. Graham (James Spader), ex compagno di college di John, giunge in città e, generosamente, il disinvolto avvocato lo invita a casa sua. Ann è contraria ad ospitarlo, ma poi è sempre più attratta dai modi gentili e discreti di questo sconosciuto che, senza grandi imbarazzi, le confessa che, dopo una delusione amorosa, è diventato impotente e che da allora si eccita solo nel rivedere nastri videoregistrati di donne che ha intervistato e che rispondono alle sue domande sulla sessualità. Graham propone a Cinthya e a Ann di filmarle e che gli raccontino la propria sessualità e….
Film d’esordio dolente e raffinato del talentuoso ma discontinuo regista americano che gli fruttò meritatamente la Palma d’oro al Festival di Cannes. Sodeberg dirige una pellicola a basso costo, ambienta la vicenda a Baton Rouge, in Lousiana e, a dispetto del titolo che potrebbe fuorviare lo spettatore, non scivola mai nell’erotico o nel piccante ma, in maniera impareggiabile, mostra un desolante affresco dell’incomunicabilità umana e dello sfaldamento di una giovane e ricca coppia borghese, apparentemente felice.
Grazie all’utilizzo di un espediente drammaturgico consolidato (l’arrivo di un ospite che sconvolge la vita di una coppia), Sodeberg descrive Ann, come una donna smarrita, convinta di ritrovare il proprio equilibrio azzerando la propria sessualità (non si fa neppure toccare dal marito) e raccontandosi a un terapeuta (off).
John, invece, è uno yuppie superficiale, bugiardo e privo di regole morali che non si fa scrupoli di tuffarsi tra le lenzuola con la spregiudicata cognatina.
A far esplodere le loro contraddizioni, l’introverso, timido e problematizzato Graham, che incarcera le proprie pulsioni sessuali in una forma infantile e regressiva (il voyeurismo), mostrato non come la malsana perversione di chi ama sbirciare le curve femminili dal buco della serratura, ma come un disperato tentativo di autocura per ricostruire la propria identità dispersa.
Incapace di chiudere i conti con il proprio passato amoroso (è ancora innamorato dell’adorata Elisabeth, dalla quale si era separato nove anni prima) Graham ri-vede all’infinito i nastri che ha videoregistrato per poter decifrare un universo femminile che gli appare sconosciuto e misterioso.
Il regista punta scolasticamente su quattro personaggi agli antipodi; da un lato Ann e Graham, entrambi sessualmente inibiti e repressi e dall’altro Cynthia e John, all’opposto, trasgressivi e spregiudicati e lascia che in una sorta di happy-end Ann ritrovi il proprio equilibrio dopo aver abbandonato John e scelto di fuggire con Graham.
Sodeberg gira prevalentemente in interni, predilige la camera a mano e i primi piani dei protagonisti.
Il regista depura al massimo la perversione di Graham affidandosi al volto angelico ed infantile di James Spader e, pur non volendo offrire uno spaccato dal sapore sociologico sulle abitudini sessuali delle americane, inserisce nella narrazione i filmati che mostrano le confessioni intime e private delle intervistate.
Andie Mac Dowell, incantevole e solare, è affiancata da un cinico Peter Callagher, perfetta faccia da schiaffi.
Questo sito utilizza strumenti di raccolta dei dati, come i Cookie. Questo sito utilizza Cookie tecnici e di terze parti per fornire alcuni servizi. Maggiori Informazioni
Questo sito utilizza i cookie per fonire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o clicchi su "Accetta" permetti al loro utilizzo.