Si è spento Renato Scarpa, Cazzaniga nel film di De Crescenzo e Robertino in quello di Troisi

Senatore giornalista

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“In “Così parlò Bellavista”, a interpretare il dottor Cazzaniga doveva essere Gino Bramieri. Luciano De Crescenzo vide però uno sceneggiato in tivvù, gli piacque come recitai e mi scelse senza neanche farmi il provino.” Fu lo stesso Renato Scarpa, spentosi ieri all’età di ottantadue anni, a raccontarmi un gustoso aneddoto. In quel film, infatti, attore milanese, uno dei volti più noti ed amati del cinema nostrano, vestì, infatti, i panni del dottor Cazzaniga, imperturbabile e schivo direttore del personale dell’Alfa Sud che, con il suo arrivo a Napoli, sconvolge l’apparente quiete che regna nel palazzo dove abita il professor Bellavista. De Crescenzo lo volle poi nel cast del “Il mistero di Bellavista” (1985), in “32 dicembre” (1988) e nel successivo “Croce e delizia” (1995). Nella sua lunga e prestigiosa carriera l’attore milanese é stato diretto dai fratelli Taviani, Bellocchio, Montaldo, Rossellini, Steno, Argento, Zampa, Cavani, Monicelli, Verdone, Del Monte, Soldini, Moretti e da tanti altri registi, saltellando dai film autoriali a quelli di genere. Eppure Scarpa deve la sua notorietà a un altro regista napoletano che gli  affidò un ruolo entrato ormai a far parte dell’immaginario collettivo. Massimo Troisi lo volle infatti in “Ricomincio da tre” (1980) per vestire i panni di Robertino, un ragazzone complessato, vittima di una madre castrante, bigotta e asfissiante, interpretazione che sancì la sua definitiva consacrazione. Successivamente Scarpa fu diretto anche da Gabriele Salvatores in “Sud” e da Michel Radford (1994) nell’indimenticabile “Il postino”, al fianco di Massimo Troisi e più recentemente da Giuseppe Alessio Nuzzo ne “La verità”. Da rispolverare, infine, l’esilarante “Ribelli per caso” di Vincenzo Terracciano (2001).

Articolo pubblicato il 31-12 -2021 su Il Corriere del Mezzogiorno