Sleuth – Gli insospettabili (Sleuth) di Kenneth Branagh – GB-USA – 2007 – Durata 85’

Schede Film e commento critico di Ignazio Senatore

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Milo Tindle (Jude Law), giovane e affascinante parrucchiere, amante della moglie del famoso giallista Andrew Wyke (Michael Caine), va a casa dello scrittore per chiedergli se vuole concederle il divorzio. I due si studiano, si lanciano frecciatine velenose e, come in una partita a scacchi, cercano di scoprire il punto debole dell’altro. Andrew, spiazzandolo, gli propone di diventare suo complice e di rubare dei preziosi gioielli, custoditi in una cassaforte che ha in casa; lui potrebbe intascare i soldi dell’assicurazione e Milo arricchirsi di colpo, rivendendoli ad un ricettatore olandese. Milo accetta, ma Andrew ha in serbo qualche inattesa sorpresa. Anche Milo, non demorde e ha anche lui in mente un diabolico piano per averla vinta sul rivale….

Kenneth Branagh (Enrico V, L’altro delitto, Gli amici di Peter, Molto rumore per nulla, Frankestein di Mary Shelley, Assassinio sull’Orient Express…), specialista in adattamenti cinematografici shakespeariani, dirige un thriller, in salsa black-comedy, che altri non è che il remake de Gli insospettabili, film diretto nel’72 da Joseph J.L. Mankiewicz, con Laurence Olivier nei panni di Wyke e Michael Caine in quelli di Milo. Ambientato nella lussuosa e iper-tecnologica villa dell’istrionico e sornione scrittore, è tutto imperniato sulle schermaglie dialettiche dei due contendenti che, con eleganza, arguzia e ingegno, cercano di avere la meglio sul rivale. Spruzzato di un’ironia corrosiva tipicamente inglese, la narrazione procede con improvvisi colpi di scena e quando sembra che sia l’uno sta prevalendo sull’altro, si assiste ad un improvviso ribaltamento della situazione. La donna tanto contesa non compare sullo schermo e seppure non mancano i momenti di stasi, il film regge (anche) grazie alle monumentali prove attoriali di Caine e Law