Sua eccellenza si fermò a mangiare di Mario Mattoli – Italia – 1961

Schede Film e commento critico di Ignazio Senatore

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Roma. 1927. Ernesto (Ugo Tognazzi), tradisce Silvia (Virna Lisi), la moglie, con Lauretta (Lauretta Masiero) e, mentendole al telefono, come scusa dall’abitazione dell’amante, le racconta che ha incontrato un vecchio amico, il dottor Tanzanella.

Per un caso fortuito, Totò ascolta la telefonata e scopre che, a casa dei suoceri di Ernesto, in onore di un ministro (Raimondo Vianello), sarà servito un sontuoso pranzo con delle preziose posate d’oro, cesellate da Benvenuto Cellini.

L’indomani si presenta a casa di Ernesto fingendo di essere il dottor Tanzanella. Silvia e la madre (Lia Zoppelli), la contessa Clara Bernabei, credendo di essere al cospetto del medico personale del Duce, lo invitano al ricevimento. Totò, in compagnia di Lauretta, si presenta a cena nella lussuosa villa.

E’ l’inizio di una girandola di colpi di scena. Nelle ultime battute finali, Tanzanella raggiungerà il suo scopo e filerà via indisturbato con le preziose posate.

Commedia corale, a tratti divertenti, che propone i soliti equivoci generati dagli scambi di persona e ironizza sulla stoltezza di certi nobili che appoggiavano il fascismo.

In questa farsa sul ventennio, Totò è però una spanna sopra tutti e, al suo confronto, gli altri appaiono dei comprimari. La coppia Tognazzi. Vianello, colpa di uno script che li relega un po’ nell’ombra, brilla poco. Rieditato con il titolo “Il dottor Tanzanella, medico personal del fondatore dell’Impero”.

Per un approfondimento sulla filmografia, la vita, le attività teatrali e televisive di Ugo Tognazzi, si rimanda al volume di Ignazio Senatore “Ugo Tognazzi”, edito da Gremese (2021), corredato da 800 foto, dall’antologia della critica e dai commenti di attori e attrici, interpretati al fianco dell’attore cremonese  dei film e dei registi che lo hanno diretto.