Ci vuole coraggio ad affrontare al cinema un argomento tabù come quello della prostituzione minorile. Con il suo “Talking to the trees – Parlando con gli alberi”, la regista napoletana abbandona i toni della commedia del suo film d’esordio “Mariti in Affitto” (2004) e narra di Mia, interpretata dalla stessa regista, fotografa di successo che da Parigi decide di volare in Cambogia, per raggiungere il marito Xavier. Scopre che l’uomo frequenta un bordello cittadino dove sono costrette a prostituirsi l’undicenne Srey ed altre bambine. Tenace e testarda, lotterà, strenuamente, con le unghie e con i denti, per salvare la piccola e strapparla dalle grinfie dei suoi ignobili sfruttatori e restituirla alla sua famiglia. Borrelli s’ispira a delle storie vere, raccolte dopo lunghe interviste alle prostitute-bambine ed impagina un road movie atipico, il cui titolo prende spunto dalla credenza che gli alberi siano sacri, abbiano un anima e si possa rivolgere loro delle preghiere, nella speranza che possano esaudire i loro desideri per un futuro migliore. Anteprima in Campania stasera al cinema Modernissimo.
Articolo pubblicato su Il Corriere del Mezzogiorno 30-11-2016
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