Henry “Hank” Palmer (Robert Downey Jr.), avvocato di successo di Chicago, difende prevalentemente imputati colpevoli e, grazie alla sua abilità, riesce, il più delle volte, a farli assolvere Lisa (Sarah Lancaster), la bella moglie, lo tradisce e lui, deciso a separarsi, punta ad avere l’affido dalla bambina.
La madre di Hank muore e lui ritorna dopo anni a Carlinville, città natale nell’Indiana, per assistere al funerale. I rapporti con il padre, Joseph (Robert Duvall), burbero e despota giudice del tribunale locale, sono pessimi e quelli con il fratello Glen (Vincent D’Onofrio) e Dale, affetto da un minus, inesistenti.
Hank sta per rientrare a Chicago quando Glen gli comunica che il padre, ubriaco, ha investito e ucciso Mark Blakwell, un balordo che lo stesso giudice aveva condannato anni prima per omicidio.
Hank decide di non partire per difendere il padre ma, il giudice, ormai avanti con gli anni, non ricorda nulla dell’incidente. Non solo. Ogni qual volta Hank prova a suggerire al padre una linea di difesa, Joseph lo attacca, lo squalifica e rifiuta l’idea che lui possa difenderlo.
Per evitare che finisca in galera e contrastare l’abilità di Dwight Dickham (Billy Bob Thornton), l’avvocato dell’accusa, Hank si rivolge a un giovane avvocato della zona, alle prime armi, che, sin dalle prime battute, mostra di non saper come muoversi.
Jospeh ritorna sui propri passi, accetta la difesa di Hank, e gli confida di essere affetto da un tumore in uno stadio avanzato e di non aver rivelato a nessuno la gravità del suo stato di salute.
Hank è deciso a puntare sulla semiinfermità, dovuta alla chemioterapia, che tra gli effetti collaterali provoca la perdita di memoria. Il padre si oppone, perché, altrimenti, tutte le cause che ha istruito negli ultimi tempi sarebbero annullate e lui sarebbe ricordato come un giudice irresponsabile.
Nel processo Joseph dapprima dichiara di non ricordare nulla, ma poi si dichiara colpevole. Anni prima, Blackwell aveva minacciato l’allora fidanzatina, Hope Stevens, con una pistola.
Lui l’aveva condannato a venti giorni di galera ma. scontata la pena, il pregiudicato aveva affogata Hope in uno stagno vicino casa e lui l’aveva condannato, successivamente, a venti anni di reclusione.
Uscito di prigione, Blackwell lo aveva incontrato in un supermercato e lo aveva pesantemente offeso e deriso. Allora lui, per pareggiare i conti con la propria coscienza, lo aveva investito con la propria auto all’uscita del locale.
Condannato a quattro anni di reclusione, per le sue condizioni cliniche, sette mesi dopo è rilasciato. Con maestria, David Dobkib (Il sapore del sangue…) contrappone Hank, avvocato spregiudicato, votato a difendere personaggi discutibili che hanno violato la legge al padre Josep, giudice vecchio stampo, un uomo giusto e inflessibile, dotato di grande umanità, che, seppur arrogante e scorbutico, ha trascorso la vita a far trionfare la giustizia.
Per tutta la durata del film si assiste allo scontro tra due concezioni diverse della giustizia, tra il mondo della provincia e quello della metropoli ma, soprattutto, al ricongiungimento di un padre fino troppo severo con un figlio che, per reazione, diventato ribelle, ritornato dopo anni, nella città natale, ritrova le proprie origini. Nel cast Vera Farmiga.
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