Toro scatenato (Raging bull) di Martin Scorsese – USA – 1980 – Durata: 128’ – V.M 14 – B/N

12 Agosto 2023 | Di Ignazio Senatore
Toro scatenato (Raging bull) di Martin Scorsese – USA – 1980 – Durata: 128’ – V.M 14 – B/N
Schede Film e commento critico di Ignazio Senatore
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Siamo nel 1941. L’italo-americano Jake La Motta (Robert De Niro), soprannominato il “Toro del Bronx”, è un pugile che sul ring strapazza ogni avversario. La sua ascesa è inarrestabile e c’è già chi dice che diverrà campione del mondo dei pesi medi. Allenato dal fratello Joey (Joe Pesci), s’innamora di Vicky (Cathy Moriarty), bionda dal viso d’angelo e pianta la moglie. Sul ring non ha rivali, ma se non accetta le regole imposte dai pezzi grossi della boxe, non potrà mai battersi per la corona.

Per smuovere il sordido mondo delle scommesse clandestine, Jack deve perdere un incontro; lui accetta controvoglia ed ottiene, nel 49’ l’occasione per battersi per il titolo contro Marcel Cerdan. Ma la gelosia inizia a corrodere la sua mente e, sempre più ossessionato dall’idea che Vichy possa tradirlo, accusa Joey di essere l’amante della moglie. Dopo essere diventato campione mondiale dei pesi medi, difende il titolo nel 51’con Sugar Ray Robinson e lo perde. Ma Jake è inarrestabile ed anni dopo, compra un locale dove, con la sua irresistibile verve, intrattiene ogni notte gli ospiti.

Martin Scorsese non tradisce le sue radici italo-americane e, nel dipingere con il suo inimitabile tocco, le atmosfere americane degli anni 40’-50’, traspone sullo schermo il romanzo autobiografico “Raging bull” di Jake La Motta. Robert De Niro (quasi irriconoscibile per il trucco e per i trenta chili accumulati)  affiancato da un monumentale Joe Pesci, regge tutto il film e riesce a dare forza ed energia ad un personaggio che, sin dal suo primo ingresso in scena, appare come un uomo rozzo, dai modi spiccioli, violento ed aggressivo che, invece di discutere in maniera adulta e pacata con il suo interlocutore, pensa di risolvere tutto a suon di pugni.

Geloso, fino all’inverosimile, dell’affascinante Vicky, le rovina la vita e finisce per litigare con tutti, fratello compreso. La sua ascesa sul ring è rapida ed inarrestabile e Scorsese filma con estremo realismo gli incontri al punto che i pugni che Jake tira all’avversario sembrano arrivare dritto in faccia allo spettatore. La scelta del bianco e nero illumina ancor più la pellicola, ma il finale, fin troppo nostalgico e sconsolato, lascia troppo l’amaro in bocca. Premi: Oscar 1981 miglior attore (Robert De Niro), miglior montaggio (Thelma Schoonmaker).

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