UNA CANZONE PER BOBBY LONG di Shainee Gabel – 2004

1 Gennaio 2017 | Di Ignazio Senatore

Alla morte della madre Lorraine, la diciottenne Purselane (Scarlett Johansson) decide di tornare dopo anni a New Orleans, sua città natale, per stabilirsi nella casa dove aveva un tempo vissuto. Al suo arrivo scopre che deve coabitare con Bobby Long (John Travolta) un ex professore di letteratura e con Lawson Pines (Gabriel Macht) un suo allievo, due uomini alla deriva che trascorrono le giornate cantando qualche canzone al calar del sole, scolandosi qualche bottiglia di whisky e bighellonando per casa. Senza il becco di un quattrino, i due celano alla ragazza che Lorraine, nel testamento, aveva concesso loro di rimanere in quell’appartamento solo per un anno. Dopo le inevitabili scaramucce iniziali, Purselane scopre che Bobby non è così burbero come appare, che Lawson ha il cuore tenero. Ma la verità sul testamento viene a galla e, spulciando tra le lettere della madre, Purselane scopre un’inattesa quanto sconcertante verità.

All’ esordio dietro la macchina da presa Shainee Gabel immerge la pellicola nelle atmosfere calde e soleggiate del Sud dell’America, arricchisce la narrazione con una avvolgente colonna sonora, fatta delle tipiche ballate di New Orleans e lascia che Bobby impreziosisca la vicenda citando frammenti tratti dalle odi di numerosi poeti americani. Con garbo e senza premere l’acceleratore sul dramma, la regista ci svela che la vita di Bobby Long, un tempo professore idolatrato dai suoi studenti, si era spezzata a seguito della morte del figlio, avvenuta nove anni prima e, da allora, divorato dai sensi di colpa, si era ridotto un rottame. Lawson, non se la passa maglio e, segretamente innamorato di Bobby, da tempo è bloccato e non riesce a scrivere neanche più un rigo. Come prevedibile, l’ingresso in campo dellla tenera Purselane (il suo nome deriva da un fiore amato dai bambini perché se ci si soffia sopra si avvera il desiderio) restituisce ai due protagonisti maschili energia e voglia di vivere. Da segnalare le splendide poesie di Thomas Dylan e brani di Carson McCullers e Flannery O’ Condor. Magnifico John Travolta con i capelli imbiancato, mezzo sbronzo e zoppicante. Dal romanzo Off East Magazine St. di Ronald Everett Capps.

Comments are closed.

Questo sito utilizza strumenti di raccolta dei dati, come i Cookie. Questo sito utilizza Cookie tecnici e di terze parti per fornire alcuni servizi. Maggiori Informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fonire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o clicchi su "Accetta" permetti al loro utilizzo.

Chiudi