Una squadra di classe di Holly Goldberg Sloan – USA – 1995 – Durata: 100’

2 Maggio 2024 | Di Ignazio Senatore
Una squadra di classe di Holly Goldberg Sloan – USA – 1995  – Durata: 100’
Schede Film e commento critico di Ignazio Senatore
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Anna Montgomery (Olivia d’Abo), giovane insegnante inglese, sbarca in una piccola cittadina del Texas e, per cercare di attirare le attenzioni dei piccoli scolari, demotivati e ribelli, propone loro di mettere in piedi una squadra di calcio.

A darle una mano lo sceriffo Tom Palmer (Steve Guttenberg), ex campione di sport e segretamente innamorato di Anna.

I ragazzini, scettici e perplessi, accettano di partecipare ad un campionato di calcio juniores ma, nella prima partita, si presentano in campo con una squadra mista, formata da maschietti e femminucce di diverse età, completamente a digiuno di tattiche e schemi di gioco.

I loro avversari sono i Knights, allenati da Jay Huffer, uno sbruffone che ha messo su una squadra imbattibile. Come prevedibile la squadra allenata da Anna e Tom sono sconfitti con un umiliante 18 a 0 ma, invece di abbattersi e di mollare tutto, i ragazzini decidono di allenarsi sul serio e, dopo aver deciso di chiamare “Big Green” la loro squadra e scelta la loro casacca, affrontano, con spirito diverso, le altre partite.

Sempre più affiatati e sicuri dei propri mezzi, iniziano a vincere, anche perché tra la loro fila gioca Juan Morales (Anthony Esquivel), un piccolo fuoriclasse clandestino. E in programma l’attesissima finale che li vedrà di fronte agli invincibili Knights. Riusciranno a prendersi la meritata rivincita?

Favoletta in perfetto stile Disney che, senza deludere le aspettative, impagina una storiella prevedibile e dall’esito scontato che vede le classiche schiappe trasformarsi, di partita in partita, in dei formidabili campioni.

Holly Goldberg Sloan contrappone, ridicolizzandolo, il severo, inflessibile e rigido  Huffer ai dolci, comprensivi ed accudenti Anna e Tom.

La regista prova ad a intenerire i cuori facendo un tiepido accenno al dramma degli stranieri giunti come clandestini in America e lascia sullo sfondo la crisi che attanaglia la piccola cittadina del Texas, dopo la chiusura della fabbrica che garantiva lavoro a tutti.

L’unica nota davvero originale del film sono gli incubi che assalgono Larry, il portiere ciccione dei Big Green, che ogni qual volta gli attaccanti avversari avanzano verso la sua area di rigore, si paralizza, allucinandoli come delle creature mostruose.

Per un approfondimento sul tema si rimanda al volume di Ignazio Senatore “Quando il cinema fa goal. I100 film più belli sul calcio”, edito da Absolutely Free.

 

 

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