“Napoli non molla!, Napoli non molla!” Con questo grido di lotta e di protesta si apre “Via Argine 310” il doc di Gianfranco Pannone. Il regista partenopeo non sceglie però i toni del doc militante e, invece di attaccare gli ignavi ministri e sottoministri del Lavoro e/o gli inetti sindacalisti del tempo, camera fissa, lascia sfilare sullo schermo alcuni dei 326 operai della Whirpool di Napoli. Pannone filma i diversi momenti del loro (inutile?) presidio in fabbrica, durato circa due anni, che aveva come obiettivo quello di spingere il Governo e la multinazionale americana a revocare i licenziamenti e a garantire loro il lavoro. A collegare le diverse scene, la voce fuori campo di Alessandro Siani, che legge alcuni brani tratti dal romanzo “La dismissione” di Ermanno Rea che sottolinea, in maniera agghiacciante, come l’ossatura industriale napoletana sia stata silenziosamente smantellata in tutti questi anni. Ad arricchire il doc, le immagini di repertorio di Rai Tre e le musiche di Daniele Sepe.
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