Vox lux di Brady Corbet – USA – 2019

25 Ottobre 2020 | Di Ignazio Senatore

Dopo dieci film come attore e un film alle spalle, Brady Corbet racconta l’ascesa e il crollo (?) di Celeste (Raffey Cassidy), una ragazzina tredicenne sopravvissuta, per caso, alla sparatoria di un compagno di classe che,  entrato in classe, dopo aver ucciso l’insegnante, fa una strage di studenti e le spara al collo. Dopo un lungo periodo di convalescenza, assieme alla sorella maggiore Eleanor (Stacy Martin) Celeste scrive un brano che ricorda l’incidente subito, che scala le vette delle classifiche. Diventata di colpo una star…

Con questo film sospeso tra dramma e (finto) biopic, il regista americano sorprende inizialmente gli spettatori, lasciando che i titoli di coda scorrano all’inizio del film. Diviso in due atti e in un finale, la vicenda mette in campo l’ennesima cantante che, divenuta famosa, sempre sull’orlo del precipizio, inizia a scolare vagoni di alcol e a sballarsi. Stranamente Corbet mischia le carte e Cassidy interpreta la figlia di Celeste ormai trentenne, interpretata da Natalie Portman. I dialoghi sono flebili come un soffio di vento e i brani musicali a dir poco commerciali. Nel cast Jude Law nei panni del manager di Celeste.

Recensione pubblicata sulla Rivista Segnocinema N. 225 – Settembre- Ottobre 2020

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