David di Donatello, c’è tanta (cine)Napoli

19 Febbraio 2020 | Di Ignazio Senatore
David di Donatello, c’è tanta (cine)Napoli
Senatore giornalista
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Anche quest’anno c’è tanta Napoli nelle nomination dei David di Donatello, annunciate ieri.

In lizza nella cinquina come miglior film ci sono, infatti, sia “Martin Eden” del casertano Pietro Marcello che “La paranza dei bambini”, tratto dal romanzo di Roberto Saviano, per la regia di Claudio Giovannesi. Proveranno a fronteggiare lo straopotere de “Il Traditore” di Marco Bellocchio, in lizza con diciotto candidature, de Il primo re” di Matteo Rovere (15) e di “Pinocchio” di Matteo Garrone (11). Un bel successo quello di “Martin Eden” che, grazie alle undici nomination, oltre al prestigioso “David Giovane”, gareggia come miglior produttore (Pietro Marcello, Beppe Caschetto, Thomas Oredenneau, Michael Weber, Viola Fugen), fotografia (Francesco Di Giacomo), costumista (Andrea Cavalletto), acconciatore (Daniela Tartari), montatore (Aline Hervé, Fabrizio Federico), effetti visivi (Giuseppe Squillaci) e suono (Daniele Maraniello, Max Gobiet, Giuseppe D’Amato; Francesco Albertelli; Marcos Molina Jaime), (Denny De Angelis, Simone Panetta, Stefano Grosso, Michael Kaczmarek).

Lusinghiere le affermazioni de “5 è il numero perfetto” di Igort, film girato completamente a Napoli, tratto dall’omonima graphic novel, che ottiene ben nove candidature  e de “Il sindaco del Rione Sanità” di Mario Martone che ne ha collezionato quattro.

Interessante la sfida per il miglior attore protagonista che vede gareggiare Francesco Di Leva per “Il sindaco del Rione Sanità”, Luca Marinelli per “Martin Eden” e Toni Servillo per “5 è il numero perfetto”. In quest’ultima pellicola sono in nomination uno straordinario Carlo Buccirosso come miglior attore non protagonista, Nello Giorgetti (miglior scenografo), Nicoletta Taranta (costumista) e Andreina Becagli (truccatore).

Tra le tante nomination spiccano quella doppia di Valeria Golino che concorre come miglior attrice protagonista, per la sua misurata interpretazione in “Tutto il mio folle amore” del regista partenopeo  Gabriele Salvatores, e come migliore attrice non protagonista per “5 è il numero perfetto” di Igort, regista in corsa anche come miglior regista esordiente, assieme a Marco D’Amore, in lizza con il suo “L’immortale”.

Per la miglior sceneggiatura non originale lotta (quasi) tutta napoletana tra Maurizio Braucci, in gara per “Martin Eden” e per “La paranza dei bambini” e Mario Martone e Ippolita Di Maio per “Il sindaco del Rione Sanità”. Quest’ultimo film è in lizza anche per il miglior montatore (Jacopo Quadri) e per la migliore canzone originale “Rione Sanità”  con musica, i testi e l’interpretazione di Ralph P.

Per il miglior documentario “Citizen Rosi” di Didi Gnocchi e Carolina Rosi e il super premiato “Selfie” di Agostino Ferrente, girato al Rione Traiano.

 

Articolo pubblicato su il Corriere del Mezzogiorno 19.2.2020

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