Nel mio recentissimo volume “Loro di Caserta Attori, attrici, cantanti, musicisti, pittori, registi, scrittori, sportivi casertani si raccontano”, edito dalla casa editrice casertana Spring, avevo analizzato le pellicole, italiane e straniere, girate nella Reggia di Caserta. Cade a pennello “Anime borboniche” visibile dal 14 gennaio 2021, su Prime Vide, commedia diretta da Paolo Consorti e Guido Morra. Al centro della narrazione una coppia sposata che sbarca il lunario come figuranti per un film in costume ambientato nella Reggia di Caserta. Lui (Ernesto Mahiuux), ha il ruolo di cocchiere borbonico e indossa con un bell’abito rosso. Al suo fianco in auto la moglie (Susy Del Giudice), con il classico vestito vaporoso e un bel nastro marrone al collo con al centro un magnifico cammeo. I due sono in viaggio per raggiungere la location dove verrà girato film ma litigano per l’ennesima volta. Lei non regge più la tensione e, senza pensarci due volte, lo pianta in asso, lasciandolo per strada. E’l’inizio delle avventure del povero malcapitato che, senza portafoglio, né cellulare, s’imbatterà in bizzarri e sorprendenti personaggi, tra cui spicca un singolare e pittoresco prete (Giobbe Covatta). A ben vedere, il film però si snoda anche su un altro binario e vuole essere un omaggio a quel mondo dei figuranti, che coinvolge tante persone in Italia, che spesso, per pura passione e senza nessun compenso, vestono anche solo per un giorno i panni di aristocratici e nobili di qualche secolo fa. Impegnati nelle rievocazioni storiche, che hanno come set monumenti storici come la Reggia di Caserta e tanti altri in giro per l’Italia, si trovano nella singolare condizione di chi, non essendo attori e, quindi, non avvezzi a calarsi psicologicamente nei panni di una cortigiano o di uno spadaccino, passano di colpo dallo sfarzo settecentesco a quello più modesto nel quale vivono nel quotidiano, con abiti borghesi, meno sfarzosi ed eleganti di quelli indossati sul set, privi di lustrini, gioielli preziosi e anacronistiche parrucche Un mondo quello messo in scena dai due registi, che mescola il candore e il romanticismo delle “anime borboniche” (come recita il titolo del film) che, attraversando gli sfarzosi e scintillanti saloni, sognano, anche solo per qualche ora, di essere le damigelle di una regina o i cocchieri di un re. Un mondo, il loro, che si scontra, inevitabilmente, con le miserie e problematiche quotidiane, il cinismo e la spregiudicatezza delle “anime contemporanee”. Al fianco dei protagonisti un cast ricco composto da Giovanni Esposito, Rosaria Di Cicco, Giovanni Allocca, Pierluigi Dilengite, Guenda Goria, Randall Paul, Cinzia Carrea, Massimo De Matteo, Fenicia Rocco e Deborah D’Angelo e Angelo Sepe. Direttore della fotografia è Gianni Mammolotti, i costumi sono stati realizzati dall’Istituto d’Arte di San Leucio e il trucco firmato da MakeUpArtist. Distribuito da 102 Distribution , prodotto da Opera Totale, con Paolo Coviello e Vittorio Maione, con la produzione esecutiva di Cameraworks.
Articolo pubblicato su Sabato (non solo sport) 16.1.2021
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