Sono trascorsi esattamente trent’anni dall’esordio cinematografico in “Morte di un matematico napoletano”, per la regia di Mario Martone. Da allora Toni Servillo ha collezionato quattro David di Donatello, tre Nastri d’argento, un Nastro d’argento Speciale e un Nastro d’argento alla carriera. Non meraviglia, quindi, che a conferma del suo innegabile talento e della sua straordinaria duttilità attoriale sia tra i protagonisti di cinque film tra i più attesi della prossima stagione cinematografica.
Il pokerissimo di film parte da “Qui rido io” di Mario Martone, l’attore afragolese, al sesto film con il visionario regista napoletano, interpreta il grande commediografo napoletano Eduardo Scarpetta, padre naturale di Eduardo, Peppino e Titina De Filippo. Al suo fianco un cast di attori di prim’ordine; Roberto De Francesco, Gianfelice Imparato, Iaia Forte, Maria Nazionale, Cristiana Dell’Anna, Antonia Truppo, Eduardo Scarpetta e Lino Musella.
Attore feticcio di Paolo Sorrentino, immortalato nel ruolo di Jepp Gambardella nel film Oscar “La grande bellezza”, Servillo è uno dei protagonisti di “È stata la mano di Dio”, dalla trama top secret e dal titolo che rimanda inevitabilmente a Diego Armando Maradona. Nel cast Lino Musella e Alfonso Perugini e fra gli altri Massimiliano Gallo. I ben informati ipotizzano che il regista napoletano avrebbe pensato di proiettare il film non più nelle sale cinematografiche bensì nei teatri e di traghettarne poi la visione su Netflix.
Servillo compare anche nell’ultimo film dell’ischitano Leonardo Di Costanzo, dal titolo “Ariaferma”, al fianco di Silvio Orlando, Fabrizio Ferracane e Salvatore Striano. La storia è quella di un carcere in dismissione e di alcuni agenti e qualche detenuto in attesa di essere trasferiti. Come prevedibile, gli equilibri tra i due gruppi verranno drammaticamente ridisegnati.
Ne “Il ritorno di Casanova”, per la regia del premio Oscar Gabriele Salvatores, tratto dall’omonimo racconto del 1918 di Arthur Schnitzler, Servillo veste i panni del cinquantatreenne Casanova che, dopo essere fuggito dal carcere di Piombi, trascorsi alcuni anni, sta facendo ritorno a Venezia. Incontra Marcolina, una ventenne fidanzata con il sottotenente Lorenzi, se ne innamora e decide di sedurla. Grazie ad uno stratagemma, riesce a trascorrere una notte d’amore con lei, ma all’alba è sfidato a duello dal sottotenente che è ferito mortalmente. Casanova fugge allora a Venezia. Dulcis in fundo Servillo è uno dei protagonisti de ”Il primo giorno della mia vita” di Paolo , assieme a Valerio Mastandrea, Margherita Buy, Sara Serraiocco, Vittoria Puccini e Lino Guanciale.
Articolo pubblicato su il Corriere del Mezzogiorno – 29.4.2021
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