In attesa di “Napoli – New York”, ultimo film del premio Oscar Gabriele Salvatore, nelle sale dal 21 novembre, ecco il trailer. Trascinante.
Bastano, infatti, pochi fotogrammi e siamo rapiti dalla spontaneità, dalla forza e dall’energia dei piccoli orfani Carmine (Antonio Guerra) e Celestina (Dea Lanzaro), protagonisti della pellicola.
Ispirato a un trattamento di Federico Fellini e Tullio Pinelli, ritrovato nel 2006, rielaborato dallo stesso Salvatores, il film è ambientato nell’immediato dopoguerra.
Per lasciarsi alle spalle fame e miseria, in una Napoli dilaniata dai bombardamenti, Celestina decide di raggiungere la sorella Agnese (Anna Lucia Pierro), emigrata anni prima, a New York.
Carmine la segue e i due impavidi e coraggiosi avventurieri decidono di imbarcarsi, clandestinamente, su una nave diretta nella metropoli americana. S’imbatteranno in Domenico Garofalo (Pierfrancesco Favino), nel ruolo di capo ufficiale e commissario di bordo, nel comandante (Tomas Arana), nell’affettuoso George (Omar Benson Miller), che darà loro una mano e li proteggerà lungo la traversata, ma anche, e soprattutto, in tanti concittadini che, come loro, sperano, una volta sbarcati oltreoceano di trovare finalmente fortuna.
Giunti a New York, Celestina scopre la foto della sorella su un giornale e, nel corso della vicenda, lei e Carmine affronteranno altri imprevisti.
Salvatores ha dichiarato di essersi innamorato della vicenda, perché rimanda, in qualche modo, alla sua vicenda personale. Come è noto, per motivi familiari, all’età di sei anni fu costretto a lasciare Napoli e a trasferirsi a Milano per seguire, il padre avvocato, assieme alla famiglia.
Un ritorno alle origini, per il regista partenopeo, che sceglie di girare nuovamente nella città natale, ventiquattro anni dopo il visionario “Denti”, interpretato da Sergio Rubini e Anita Caprioli.
Il film, è girato, tra Napoli, New York, Rijeka, (in Croazia) e gli studi di Cinecittà. In qualche modo, Nel trailer, che rimanda alle suggestioni presenti ne “La leggenda del pianista sull’oceano” di Giuseppe Tornatore, in “C’era una volta l’America” di Sergio Leone, e in alcuni film di Martin Scorsese, spicca la figura di Celestina.
Al comandante della nave che le ricorda che è illegale viaggiare clandestini, a muso duro, risponde: “Anche morire di fame è illegale” Quando poi dall’oblò della nave scorge, immersa nella nebbia, la Statua della Libertà, commenta con stupore: “Pare ‘a Maronna e Pompei”.
E’ il secondo film dell’autunno a parlare dei nostri emigranti a New York, dopo l’uscita di Cabrini, dedicato proprio alla santa protettrice dei migranti, interpretata dall’attrice partenopea Cristiana Dell’Anna, che ricorda gli stenti dei primi abitanti italiani in Marica a cavallo tra Ottocento e Novecento.
Tornando a “Napoli New York”, il regista premio Oscar, per sua scelta ha lasciato che gli attori si esprimessero in napoletano e si è opposto all’idea di sottotitolare i dialoghi in italiano.
Attento come sempre ad arricchire i film come dei magici brani, nel trailer si ascolta il brano “A salty dog”, dei Procol Harum del 1969.
A completare il cast Anna Ammirati, Antonio Catania, Lorenzo Mc Govern, Claire Palazzo e David Zed. Ipnotiche la fotografia di Diego Indracciolo e la scenografia di Rita Rabassini.
Articolo pubblicato su Il Corriere del Mezzogiorno -26-10-2024
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