70 anni fa due film cult di Totò: “Miseria e nobiltà e “Il medico dei pazzi”

31 Luglio 2024 | Di Ignazio Senatore
70 anni fa due film cult di Totò: “Miseria e nobiltà e “Il medico dei pazzi”
Senatore giornalista
0

Correva l’anno 1954 e Totò, “il principe della risata”, per la regia di Mario Mattoli, interpreta Miseria e nobiltà”, film tratto da una delle più esilaranti commedie di Eduardo Scarpetta.

Totò veste i panni di don Felice Sciosciammocca, scrivano senza il becco di un quattrino e divide un misero appartamento con Luisella, la sua compagna e con Don Pasquale, fotografo ambulante, anche lui povero in canna, sposato con Concetta e la figlia Pupella. 

Il marchesino Eugenio è fidanzato con Gemma (Sophia Loren), affascinante ballerina, ma il padre di lei, Gaetano Semmolone, ex cuoco, divenuto ricco, ha deciso che la darà in sposa solo a un nobile. In cambio di una lauta ricompensa, Eugenio propone allora a don Felice, a don Pasquale, Concetta e Pupella di fingersi suoi parenti e spacciarsi per nobili.

Come prevedibile, sarà l’inizio di una cascata di equivoci e di una serie di esilaranti gag. Il film, diventato oggetto di culto, annovera diverse scene entrate a far parte dell’immaginario collettivo.

Su tutte quella dei camerieri che, su ordine del marchesino, imbandiscono la misera tavola di don Felice con leccornie di ogni genere. Mattoli è un maestro nel mostrare gli sguardi tra l’incantato e il sognante dei protagonisti, che, divorati da una fame atavica, non credono ai loro occhi. Come è noto, la scena termina, con Totò che immerge le mani in una zuppiera, ricolma di spaghetti al sugo e, dopo averne preso una manciata, li conserva nelle tasche della giacca.

Indimenticabile, inoltre, il tormentone “Vincenzo m’è pate a me”, che ripete Peppeniello, il figlio di don Felice e la moglie Bettina, e strappa sempre un vagone di sorrisi la scena nella quale si stacca metà baffo finto di don Felice, mentre è impegnato ad ammaliare lo stolto Semmolone.

Al di là dell’interpretazione di Totò, vanno ricordati gli altri interpreti: Enzo Turco, Dolores Palumbo, Carlo Croccolo, Valeria Moriconi e Franca Faldini, compagna di vita di Totò

Nello stesso anno ne “Il medico dei pazzi”, Totò veste ancora i panni di Felice Sciocciammocca. Sindaco di Roccasecca, mantiene da anni a Napoli il nipote Ciccillo (Aldo Giuffré), gaudente studente in medicina.

Sommerso da debiti di gioco, Ciccillo lascia intendere allo zio di essersi laureato e di aver investito i soldi da lui ricevuto negli anni in una Casa di Cura per malati mentali, denominata “Pensione Stella”.  

Quando lo zio decide di visitare la clinica, Ciccillo gli suggerisce di non contraddire i “folli” e di assecondare ogni loro desidero. Dopo una serie di situazioni paradossali, la verità salirà a galla e Don Felice perdonerà l’impenitente nipote. 

Sempre nl ‘54 Totò interpreta anche “Dov’è la libertà”, di Roberto Rossellini, recita il ruolo del “pazzariello” ne “L’oro di Napoli” di Vittorio De Sica, in “Totò cerca pace”, diretto da Mario Mattoli e ne “I tre ladri” di Lionello De Felice.

Merita, infine, una citazione l’episodio “La patente”, diretto da Luigi Zampa. tratto dal film “Questa è la vita”, ispirato ad alcune novelle di Luigi Pirandello. Totò è Renato Charchiaro, un uomo mite, sposato e padre di una figlia, che ha la sventura di essere considerato da tutti uno jettatore. Grazie ad un’idea bizzarra, ma originale, decide di sfruttare a suo favore, le maldicenze e gli assurdi pregiudizi delle persone.

Un plauso a Zampa che, grazie a un paio di occhiali con i vetri scuri, i capelli impomatati e un vestito e una cravatta nera, ha fatto di Totò una maschera indimenticabile, per tutti emblema del menagramo.

Articolo pubblicato su Il Corriere del Mezzogiorno – 31-7-2024

Comments are closed.

Questo sito utilizza strumenti di raccolta dei dati, come i Cookie. Questo sito utilizza Cookie tecnici e di terze parti per fornire alcuni servizi. Maggiori Informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fonire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o clicchi su "Accetta" permetti al loro utilizzo.

Chiudi