Dear Frankie di Shona Auerbach – G.B . 2004 – Durata 105’

5 Maggio 2021 | Di Ignazio Senatore
Dear Frankie di Shona Auerbach – G.B . 2004 – Durata 105’
Schede Film e commento critico di Ignazio Senatore
0

A seguito delle percosse ricevuta dal padre Davie (Cal Machaninch), Frankie Morrison (Jackie McElhone) un bambino di nove anni, diventa sordo, non ricorda nulla del passato. La madre Lizzie (Emily Mortimer) e l’anziana nonna materna si spostano continuamente per la Scozia, di città in città, per evitare che Davie le rintracci. Da anni Lizze spedisce a Frankie delle lettere che scrive di suo pugno, lasciandogli credere che ad inviarle sia il padre, un marinaio in giro per il mondo a bordo di una fantomatica nave di nome Accra. Il piccolo non sospetta nulla e segue le sue rotte appuntandole, con delle bandierine, su una gigantesca cartina geografica che ha appesa alla parete della propria stanzetta. La nave Accra esiste davvero e quando Frankie scopre che attraccherà tra qualche giorno nel porto non sta più nella pelle. Lizzie lavora nel negozio di Marie (Sharon Small) e non sapendo come uscire dall’empasse le chiede di trovarle un uomo che, a pagamento e per un sol giorno, sia disposto a fingere di essere il padre di Frankie. La sua amica le presenta un uomo (Gerard Butler) taciturno e solitario che, seppur affascinato da Lizzie, catturato dalla semplicità, dall’intelligenza e dalla voglia di vita del bambino, rimane al suo fianco anche il giorno successivo. Prima della partenza Frankie gli regala un cavalluccio marino ed una volta imbarcato il marinaio gli spedisce una lettera. Davie è in fin di vita in un letto d’ospedale e chiede a Lizzie di rivedere il figlio ma lei gli nega il suo ultimo desiderio e si limita a mostrargli la sua foto. Alla sua morte Lizze trova il coraggio di svelare a Frankie la verità. 

Piccolo gioiello, ambientato nella Glasgow degli Anni Cinquanta, perennemente sospeso tra gli sguardi silenziosi, ondivaghi e trattenuti dei protagonisti. Auerbach non lambisce i territori del patetico e del sentimentale e ci regala una storia poetica che ti entra dritto nel cuore. Per proteggere il figlio da un padre violento, Lizzie ne ha inventato uno immaginario e nascosta l’unica foto del matrimonio che la ritrae insieme al marito. Madre – coraggio, per anni ha mantenuto in vita il sogno del bambino, scrivendogli lettere e permettendogli di viaggiare con la fantasia per il globo ma quando l’arrivo in porto della nave minaccia di far crollare quella realtà fittizia che ha faticosamente costruita nel tempo, non si perde d’animo e paga un uomo (che si scopre essere poi il fratello di Marie) che funga da sostituto paterno.

Il film è tutto nella scena intensa e commovente del primo incontro tra il bambino e l’uomo che finge di essere suo padre.  Frankie sprizza di felicità da tutti i pori non appena scopre che Davie gli ha portato un regalo e per la gioia e lo abbraccia e, con calore ed affetto, lo stringe a sé. L’uomo, colto di sorpresa, non sa come comportarsi e rimane paralizzato; un attimo dopo, dopo aver lanciato un furtivo sguardo a Lizze, in attesa di una sua autorizzazione, si scioglie in un abbraccio un po’ meccanico ma carico di pathos e di emozione. Da riscoprire.

Comments are closed.

Questo sito utilizza strumenti di raccolta dei dati, come i Cookie. Questo sito utilizza Cookie tecnici e di terze parti per fornire alcuni servizi. Maggiori Informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fonire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o clicchi su "Accetta" permetti al loro utilizzo.

Chiudi