Sono iniziate le riprese del film “Da domani mi alzo presto” di Stefano Veneruso, nipote di Massimo Troisi, tratto dall’omonimo romanzo di Anna Pavignano. Una tenera storia d’amore scritta dall’ex compagna dell’attore e regista di San Giorgio a Cremano e co-sceneggiatrice di tutti i suoi film da “Ricomincio da tre” a “Il Postino”. Un film travagliato, la cui lavorazione era stato già annunciata più volte in passato, che doveva essere girato in America con Jennifer Beals nel ruolo di protagonista femminile. “Bisogna ringraziare Stefano, racconta Anna Pavignano, che caparbiamente non ha mai mollato in questi anni e ha condotto in porto questo ambizioso progetto.
Racconta la storia d’amore tra lei e Massimo?
“No, anche se, naturalmente, è ispirato alla mia relazione con lui. Ho immaginato che non fosse morto, ma fosse volato a Londra per sottoporsi all’intervento chirurgico al cuore. Dopo aver vissuto venti anni in America ed essere stato lontano dalle scene e dalle luci dei riflettori, decide di ritornare in Italia per incontrare la sua ex donna e scrivere assieme a lei la sceneggiatura di un film, che però non verrà mai realizzato. Mentre vivono la loro quotidianeità, insieme rievocano i loro momenti d’amore e qualche episodio del passato.”
Un film delicato e intimista
“Si, ma ci sono anche situazioni divertenti, perché ho cercato di ricostruire anche il mondo emotivo di Massimo, quello della sua comicità, e ho riportato alcune delle sue battute che avevo annotato nel tempo e immaginato come avrebbe potuto rispondere, se si fosse trovato in certe situazioni. Il film racconta che, una volta ritornato in Italia, Massimo non avrebbe telefonato a nessuno dei colleghi e nemmeno ai familiari, perché ogni tanto, mi raccontava che un suo desiderio sarebbe stato quello di ritirarsi dalla scene nel momento di massima celebrità, un po’ come avevano fatto Mina, Battisti e Greta Garbo. Non avrebbe sentito nessuno per evitare che gli chiedessero: “Perché non fai un film?”
Il cast?
“Gabriella Pession è la protagonista femminile e Massimo sarà interpretato dall’irlandese John Lynch, attore, solo per citare alcuni film, ha interpretato “Edoardo II” di Jarman, “Il giardino segreto” di Holland, “Nel nome del padre” di Sheridan, “Sliding doors” di Howitt..”
Come lo ha scelto il regista?
“Veneruso, che è stato assistente alla regia ne “Il Postino”, in “Gangs of New York” di Scorsese, ne “La passione di Cristo” di Gibson e regista di uno degli episodi di “All the invisible children”, ha voluto un attore straniero per evitare che si potessero fare dei paragoni con Troisi. I film sarà girato a San Giorgio a Cremano, ma sarà interpretato in inglese per favorirne la distribuzione all’estero.”
Un ricordo di Massimo?
“Appartenevamo a due cultura diverse: io del nord e lui di una provincia del sud. Lui mi prendeva sempre in giro e mi diceva: “Tu sei intelligente”, intendendo che ero una persona colta, preparata e che aveva studiato. Lui aveva conseguito il diploma di ragioneria, ma era una persona straordinaria, dotata di un’intelligenza vivace e creativa, libera da schemi e ideologie.”
Articolo pubblicato su il Corriere del Mezzogiorno 29-10. 2019
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