“Anoressia, attenzione ai falsi esperti” : Intervista a Ignazio Senatore

17 Marzo 2016 | Di Ignazio Senatore
“Anoressia, attenzione ai falsi esperti” : Intervista a Ignazio Senatore
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Disturbi del comportamento alimentari, scenario mutato. Rispetto al passato è cambiata la platea di pazienti. E se fino agli inizi degli anni ’70 erano coinvolti i pre-adolescenti di ceto sociale alto o medio alto, oggi si registra una crescita esponenziale delle bambine anoressiche e di signore di mezz’età, per lo più donne che, dopo un periodo silente, sono ricadute nella spirale anoressica/bulimica. Lanciata da un’associazione di volontariato un paio di anni fa “Fiocchetto viola”, il 15 marzo celebra la Giornata Nazionale di sensibilizzazione sui temi dei Disturbi del Comportamento Alimentare. A Napoli, alle ore 17.30 alla Libreria “Io ci sto”,  sarà presentato il volume di Ignazio Senatore; “Studi sull’anoressia” (Alpes Editore) dall’autore con Francesco Albanese, e Marco Francini che canterà delle canzoni sul tema del cibo. “Quella attuale è una rivoluzione sociale, premette Senatore, che pone interrogativi diversi. Per esempio sulle metodiche di intervento per ripristinare l’immagine corporea delle pazienti anoressiche, O anche sul peso da attribuire le dinamiche familiari come responsabili dell’insorgenza dei disturbi alimentari. E infine sugli psicofarmaci da utilizzare. Rimangono da esplorare varie condizioni, spiega Senatore, a partire dai maschi anoressici, hanno necessariamente un disturbo di identità di genere? A quali pazienti è bene consigliare il ricovero in una struttura pubblica specializzata? Obiettivo della giornata odierna è quello di spiegare che i DCA non sono conseguenza di un capriccio di un’adolescente, condizionato dai media o dalla moda, ma è il frutto di un disagio interiore che rimanda a vuoti identitari. C’è chi si sente inadeguata, chi poco compresa, chi non riesce ad avere un buon rapporto con il proprio corpo, chi spera, dimagrendo di attirare l’attenzione di familiari. La disperazione che fa da terreno fertile per i disturbi ossessivi, (dall’umore tendente alla tristezza, all’immagine corporea alterata fino all’impoverimento del piano affettivo e sentimentale), pervade i soggetti affetti da disturbi del comportamento alimentare con un senso di morte interiore. Tanto che per loro vivere  morire è ininfluente. E’ importante il lavoro con le famiglie, spesso, considerate, conclude lo specialista, a torto, responsabili della malattia della figlia, perché vanno spiegate loro quali comportamenti evitare e soprattutto a quali operatori rivolgersi. Ci sono in giro troppi falsi esperti di diete, sedicenti terapeuti che professano un’esperienza sul campo e psichiatri che imbottiscono, inutilmente pazienti di psicofarmaci, farmaci che, date le precarie condizioni mediche, finiscono solo per debilitare maggiormente il fisico di una ragazza malnutrita.

Intervista pubblicata su La Repubblica – 15 Marzo 2016

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