Ignazio Senatore intervista Antonio Capuano: “I miei film per i ragazzi di oggi”

17 Maggio 2023 | Di Ignazio Senatore
Ignazio Senatore intervista Antonio Capuano: “I miei film per i ragazzi di oggi”
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«È stata per me una vera sorpresa questa retrospettiva diffusa a me dedicata, che parte oggi e prosegue fino al primo giugno. Merito di Armando Andria, Alessia Brandoni e Fabrizio Croce, un gruppo di giovani che, dopo avermi dedicato recentemente un volume, si è inserito in questo spazio offerto da Maggio dei Monumenti».

La retrospettiva napoletana, arricchita dalla mostra fotografica «Vedere e ascoltare» di Gianni Fiorito, dedicata al film «L’amore buio», all’Accademia di Belle Arti, parte stasera alle 21 al Metropolitan con la proiezione del film «Il buco in testa». Venerdì mattina dalle 9.30, invece, tavola rotonda sul tema «Paesaggio con rovine: la Napoli di Antonio Capuano», protagonisti lo stesso regista, critici e studiosi, al Convento di San Domenico Maggiore.

«Mi fa un immenso piacere sapere che grazie a questa iniziativa, i più giovani potranno vedere delle mie opere che non circolano più da tempo», dice Capuano, mentore di Paolo Sorrentino e premiato nella scorsa edizione con un meritatissimo David di Donatello Speciale. «Dopo che ho realizzato i miei film, li seguo poco, perché ho sempre pensato che debbano trovare da soli la sua strada. Sarà un’occasione per rivedere, ad esempio, “Pallottole su Materdei” (il 21 alle 19 al cinetaro La Perla), interpretato da Tonino Taiuti, o “Giallo”, un film del 2009, che nacque assieme ai ragazzi che frequentavano l’Accademia di Belle Arti. Furono loro che mi chiesero di fare qualcosa insieme. Dissi loro che, non avendo grandi mezzi, potevamo girarlo in un interno, che divenne poi la casa dove viveva un uomo solo. Piacquero l’arredamento e la scenografia e siamo andati a girare gli esterni a Torino e il film fu proiettato al Festival di Taormina».

È un fiume in piena Capuano che, mentre ricorda alcuni aneddoti riferiti ai suoi film, si commuove al pensiero di Willy, la moglie morta qualche tempo fa. Che sia considerato un vero e proprio maestro lo conferma Fabrizio Gifuni che, nel ricevere il David come migliore attore protagonista, l’ha incluso tra chi gli ha insegnato a stare sul e dietro il palco. «Fabrizio è un attore straordinario, conclude Capuano, Mi ha meravigliato l’omaggio che mi ha rivolto anche perché in ”L’amore buio” (che si proietta il 25 alle 21 alla Galleria Toledo) aveva un piccolo ruolo. Non so da dove nasce questa stima nei miei confronti, ma ho sempre pensato che è legato forse al mio modo di procedere e di raccontare che muta quando sono nella cabina di montaggio. È lì’ che avviene qualcosa di creativo, è lì che mischio le carte e trovo il tempo del film».

La retrospettiva mostrerà anche alcuni documentari di Capuano. Tra questi «Bianco e Nero alla Ferrovia» e «Venice 70: Future Reloaded». Numerosi gli attori che hanno annunciato la propria partecipazione: tra gli altri, lo stesso Gifuni, Valeria Golino, Peppe Lanzetta, Giovanni Esposito, Antonino Iuorio, Tony Tammaro, Rosaria De Cicco, Gigi Attrice, Vincenzo Merolla e i musicisti Pasquale Catalano e Marco Zurzolo. Capuano sarà presente a tutti gli appuntamenti e il 31 maggio incontrerà gli studenti dell’Università Federico II e dell’Accademia di Belle Arti in mattinata all’Ex asilo Filangieri.

Articolo pubblicato su il Corriere del Mezzogiorno -17-5-2023

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