Arrivano i bersaglieri di Luigi Magni – Italia – 1980

27 Gennaio 2024 | Di Ignazio Senatore
Arrivano i bersaglieri di Luigi Magni – Italia – 1980
Schede Film e commento critico di Ignazio Senatore
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Le truppe dei bersaglieri, agli ordini del generale La Marmora (Mariano Rigillo), stanno facendo il loro ingresso a Roma.

Il principe Don Prospero di S.Agata (Ugo Tognazzi, discendente di un Papa, sposato con Costanza (Ombretta Colli) e padre della principessina Olimpia (Giovannella Grifeo), non si arrende e, in maniera velleitaria, studia un piano per ricacciare i bersaglieri savoiardi al di là del Tevere.

Don Alfonso dell’Aquila d’Aragona (Vittorio Mezzogiorno), ignaro che i soldati del Papa hanno issato bandiera bianca, uccide Urbano (Ricky Tognazzi), figlio di Don Prospero, arruolatosi con i bersaglieri.

Il principe, ignaro dell’accaduto, lo ospita nella sua dimora. Il tenente Gustavo Martini (Enrico Papa) vuole svelare a Don Prospero che Don Alfonso è il soldato che ha ucciso Urbano Ma Don Alfonso non vuole parlare con un bersagliere e, vista la sua invadenza, lo sfida a duello.

Don Prospero spara un colpo di fucile ma poi, per un malore, sviene. Ripresosi, scaccia La Marmora e i suoi uomini che avevano osato varcare il suo palazzo che, non solo simbolicamente, sbarrerà.

Magni continua nella sua disamina storica dell’universo papalino e, senza alzare i toni, lancia i suoi strali contro il Vaticano che, per opportunismo, non ha opposto nessuna resistenza all’invasione dei piemontesi a Roma e descrive Don Prospero come un principe meno realista e concreto della moglie Costanza, di Padre Paolo (Pippo Franco) e perfino della domestica Nunziatina (Giovanna Ralli).

Il regista romano ambienta la vicenda nel settembre 1870 e la sua spietata analisi politica non risparmia le accuse ai piemontesi, responsabili di aver invaso e annesso il Sud, uccidendo i contadini che insorgevano contro di loro e di aver corrotto, funzionari e personalità di spicco di ex papalini. Tognazzi, già diretto da Magni, ne “L’anno del Signore”, dona al suo personaggio un alone di tragico disincanto. A tenergli testa è un’eccellente Giovanna Ralli.

Per un approfondimento sulla filmografia di Ugo Tognazzi, si rimanda al volume di Ignazio Senatore “Ugo Tognazzi”, edito da Gremese (2021), corredato da 800 foto, dall’antologia della critica e dai commenti di attori e attrici, e registi che hanno lavorato con lui.

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