Baciate chi vi pare (Embrassez qui vous voudrez) di Michel Blanc – Francia – 2002 – Durata 103’

Elizabeth (Charlotte Rampling) e il marito Bertrand (Jacques Dutronc) decidono di andare in vacanza per una settimana in una costosa meta turistica.

Alla vigilia della partenza Bertrand dichiara di non voler più partire e, a far compagnia ad Elizabeth, sarà la giovane Julie (Clotilde Courau), madre di una neonata, un tempo amante segreta di Bertrand.

Jérôme (Denis Podalydès) cerca invano di convincere la moglie Véronique (Karin Viard) e Loïc (Gaspard Ulliel), il figlio adolescente, che sono al verde ma lei vuole partire ad ogni costo e allora Jérôme, pur di accontentarla, trova un alloggio in un misero campeggio.

Nell’hotel di lusso i vacanzieri incontrano Jean-Pierre (Michel Blanc), sposato con Lulu (Carole Bouquet) e Maxime (Vincent Elbaz), inguaribile dongiovanni che sedurrà l’ingenua e romantica Julie.

Sullo sfondo il viaggio a Chicago di Emilie (Lou Doillon), la figlia diciassettenne di Bertrand ed Elizabeth, che maltratta e umilia Kevin (Sami Bouajila) il fidanzato, dipendente di Bertrand.

In questa commedia corale agrodolce Michel Blanc, indimenticabile protagonista di Mr. Hire di Leconte, nel narrare lo sfaldamento dei rapporti di coppia, mette in campo un universo di persone sull’orlo di una crisi di nervi.

Véronique continua a fingere con Elizabeth di non essere in  bolletta e mortifica ad ogni occasione il marito che, disperato, tenta il suicido.

Lulu, sfinita ed esasperata per la patologica gelosia del marito, finisce  per piantarlo; Emilie, dopo aver confessato a Kevin di non amarlo, lo tradisce con un macho americano conosciuto in una discoteca.

Julie s’innamora di Maxime che le cela di essere sposato e padre di due pargoletti; Bertrand preferisce non partire in vacanza con la moglie per essere libero di tradirla con un suo dipendente.

L’unico a salvarsi da questo disastro è Loïc che s’innamora di una adolescente conosciuta in vacanza. Le risate non mancano, gli attori sono in gran forma, ma le caratterizzazioni dei personaggi sono fin troppo estremizzate.

Tratto dal romanzo Summer Things di Joseph Connolly.