Blue my mind di Lisa Brühlmann – USA – 2020

31 Ottobre 2020 | Di Ignazio Senatore

Christiane F. non abita più a Berlino ma a Zurigo, ha quindici anni e si chiama Mia (Luna Wedler). Convinta di essere stata adottata dai genitori, due persone distanti e anaffettive, ha una disperata voglia di diventare grande. Grazie a delle amiche di classe fin troppo sciolte e disinibite, Mia inizia a rubacchiare nei centri commerciali, ad assumere alcol e sostanze, e a provare i piaceri del sesso. Di tanto in tanto però non può controllare l’inarrestabile impulso di ingerire dei pesciolini crudi ed è sempre più preoccupata per delle misteriose macchie che compaiono sul suo corpo. In questa cupa e disperata discesa negli inferi, la regista Lisa Brühlmann narra il tormentato percorso di formazione (e di trasformazione) della giovane protagonista, inserisce elementi horror e chiude la vicenda con un inaspettato tocco fantasy. Welder ha il faccino giusto, le sue amiche il tipico piglio delle adolescenti tutto pepe ma la vicenda non perfora il cuore dello spettatore.

Recensione pubblicata sulla Rivista Segnocinema N. 225 – Settembre- Ottobre 2020

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