Body snatch (Corps à corps) di François Hanss Francia – 2003 – Durata 84’

Schede Film e commento critico di Ignazio Senatore

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Laura (Emmanuelle Seigner) lavora come spogliarellista in un locale di Marsiglia. Marco (Philippe Torreton), un uomo ricco dal passato oscuro, le propone di sposarla.

La sera stessa Laura rimane vittima di un terribile incidente d’auto, va in coma e subisce diverse operazioni.

Al risveglio trova al suo fianco Marco che, mantiene la promessa, la sposa e si trasferisce con lei a Lione.

La coppia è allietata dalla nascita di Jeannott (Clément Brilland), un bambino intelligente ma chiuso, taciturno e con dei dubbi relativi alla propria identità sessuale.

Laura consulta un neuropsichiatra infantile e s’imbatte, per caso, in una foto di gruppo che ritrae il marito.

Scopre che era un famoso chirurgo, felicemente sposato e che, a causa di un pauroso incidente automobilistico, la moglie era morta e che la figlia, ridotta ad un vegetale, era ricoverata in una struttura ospedaliera.

Laura è certa che ci sia un collegamento tra i due incidenti d’auto ed inizia ad indagare. Scopre che in nessun ospedale c’è traccia della sua degenza e che non esistono cartelle cliniche che attestino il suo ricovero.

E poi; perché deve assumere le ciclosporine, farmaco che si somministra solo a chi ha ricevuto un trapianto d’organo? E se il marito avesse architettato un diabolico piano per innestarle gli organi della prima moglie? Il finale è più duro di un cazzotto nello stomaco.

In questo thriller melanconico e struggente sull’impossibilità di elaborare i lutti, grazie ad una trama che si svolge a spirale, il regista mantiene sempre alta la tensione e, inizialmente, lascia credere che i dubbi che divorano la protagonista siano solo il frutto delle sue malsane farneticazioni.

La pazzia di Marco esplode in un finale tragico e palpitante ed il suo folle disegno di trasformare Laura nel simulacro della moglie ed il piccolo Jeannott in quello della figlia in coma, naufraga definitivamente.