Cocaina (The boost) di Harold Becker – USA – 1988 – Durata 100’

13 Gennaio 2020 | Di Ignazio Senatore
Cocaina (The boost) di Harold Becker – USA – 1988 – Durata 100’
Schede Film e commento critico di Ignazio Senatore
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Lenny Brown (James Wood) è un ottimo venditore, è simpatico, esuberante e ci sa fare con le persone ma non ha la chiave giusta per entrare nel mondo degli affari. Max Sherman (Steven Hill) un anziano e ricco finanziere gli propone di trasferirsi con la moglie Linda (Sean Young) a Los Angeles, gli mette a disposizione una villa con piscina e gli presenta le persone che contano. Lenny si tuffa nelle vendite immobiliari e, grazie alle agevolazioni fiscali messe a punto dal Governo, guadagna in breve tempo una barca di quattrini. Ma una legge mette un freno alle scappatoie fiscali, gli investitori si ritirano e Lenny si ritrova in mano con un pugno di mosche. Max. più saggio e navigato di lui, lo invita a non abbattersi e ad aspettare tempi migliori ma Lenny morde il freno, è sempre più teso, nervoso ed abbattuto, a corto di quattrini, ruba dei soldi a Max che lo caccia via. Lenny è a pezzi ed il suo amico Joel (John Capelos) per tirarlo su gli propone di sniffare un po’ di cocaina. Ben presto Lenny trascina anche Linda in quell’inferno ma quando lei rimane incinta entrambi cambiano vita e si trasferiscono in una piccola città di mare dove Lenny apre un negozietto di articoli sportivi. Joel e la sua compagna Rochelle (Kelle Kerr) vanno a trovarli e Linda, approfittando che Lenny è fuori casa, sniffa della coca, precipita dalle scale e perde il bambino. Lenny riprova a mettersi nuovamente in pista e deve incontrare dei pezzi grossi ma sniffa della coca, va in escandescenze e manda a monte l’affare. Sempre più nervoso, ritorna a casa e picchia selvaggiamente la moglie che, stufa dei suoi comportamenti violenti, lo abbandona.

Pellicola amara e pessimista e disperata che mette in scena un giovane rampante disposto a tutto pur di raggiungere il successo e  scalare le vette sociali. Figlio di un  tipografo e di un’operaia, Lenny avrebbe voluto iscriversi all’università ma le sue modeste condizioni economiche glielo avevano impedito. Dotato di un ottimo intuito, sveglio e spregiudicato, ben presto comprende come funziona il mondo degli affari ed a Linda confida: “Devi far credere che sei nel giro giusto, devi dare sempre l’impressione che sei qualcuno ed in un giro misterioso, complesso. Fagli vedere i soldi e ti credono.”  Come recita il titolo originale del film, Becker lascia intendere che la vera droga che spedisce il protagonista negli Inferi non è la cocaina ma il famelico, frenetico e cinico mondo dell’alta finanza. Nel film non compaiono né aghi, né siringhe e l’assunzione della coca è avvolta sempre da un clima irreale di euforia. Con tocco realistico il regista mostra Lenny che va in overdose e Linda, pestata selvaggiamente dal marito, strafatto di coca.  Tratto dal romanzo Ludes di Beniamin Stein.

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