Cose dell’altro mondo

14 Dicembre 2014 | Di Ignazio Senatore
Cose dell’altro mondo
Senatore giornalista
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Esce domani nelle sale “Cose dall’altro mondo”, l’ultimo attesissimo film del regista napoletano Francesco Patierno, pellicola che verrà presentato lo stesso giorno alla Mostra del Cinema di Venezia in concorso nella Sezione Controcampo Italiano.

Patierno che folgorò critica e pubblico con “Pater familias” e che si confermò con“Il mattino ha l’oro in bocca”, dirige una commedia ambientata a Treviso, città resa celebre dal velenoso Signori e Signori di Pietro Germi.

“Il film”, racconta Patierno, “liberamente ispirato a “Un giorno senza messicani “ di Sergio Arau,  tratta lo spinoso tema dell’immigrazione e dell’integrazione razziale e racconta di un imprenditore del Nord Est, proprietario di una TV locale che manda in onda degli editoriali razzisti contro gli extra-comunitari. Grazie ad un evento dal sapore favolistico e fantastico, tutti gli extra-comunitari, magicamente, spariscono prima da Treviso, dal Nord Est ed infine da tutta l’Italia. Ma questo evento provocherà degli imprevedibili contraccolpi in tutto il Paese.”

Una pellicola che ha già scatenato uno strascico di polemiche. Bitocci, onorevole leghista, ha presentato due interrogazioni parlamentari e non sono mancati gli interventi critici di Zaia e Galan. Come dichiara Patierno “il sindaco Gobbo di Treviso ci ha negato il permesso di girare in città. La verità? E’ che ho toccato un nervo scoperto perché la vicenda mette a nudo uno dei problema dell’economia italiana che per il 12% si regge sul lavoro degli extra-comunitari. Ho scelto di girare a Treviso non solo perché sono figlio di una madre trevigiana e di padre napoletano ma perché è la città italiana con il numero maggiore di permessi di soggiorno ad extra-comunitari. Fortuna che il sindaco di Bassano ci ha immediatamente dato il permesso di girare nella sua città. Un film che ha tutte le carte in regola per essere apprezzato da un punto di vista stilistico, sorretto da un cast d’eccezione: Diego Abatantuono, Valerio Mastandrea e Valentina Lodovini.

 

 

Articolo pubblicato su Il Corriere del Mezzogiorno – 2 Settembre 2011

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