Cuori solitari di Franco Giraldi – Italia – 1970

18 Novembre 2023 | Di Ignazio Senatore
Cuori solitari di Franco Giraldi – Italia – 1970
Schede Film e commento critico di Ignazio Senatore
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Stefano Nardini (Ugo Tognazzi) e la moglie Giovanna (Senta Berger), sposati da otto anni, trascorrono i week end in una lussuosa villa in riva a un lago.

Ma la monotonia li assale e l’inatteso arrivo di Sonia (Anna Lucinda Lawrence) e di Victor (Carlo Hipold), due giovani stranieri in giro per l’Europa, liberi e disinibiti, scatena la fantasia erotica di Stefano che non disdegnerebbe di andare a letto con Sonia e, con grande cautela, suggerisce alla moglie di provarci con Victor.

A Giovanna non interessa lanciarsi in un’avventura extraconiugale e, l’indomani, i coniugi scoprono che gli stranieri sono andati via nelle prime ore del mattino. Fanno quindi un salto nella villa di un amico, scambista che li invita per la sera a uno spettacolo dove un medium ipnotizza un’invitata, la manda in trance, e la spinge a compiere un timido strip-tease.

All’insaputa di Giovanna, Stefano pubblica un annuncio per proporre uno scambio di coppia e, dopo mille tentennamenti, lei accetta, ritenendolo solo un gioco.

Nel primo appuntamento si imbattono in Dino (Piero Mazzarella) e Carla (Clara Colosimo), due artisti di mezz’età che vivono in casa pacchiana e decadente, dalla quale Stefano e Giovanna scappano, divertiti. E’ poi la volta Gabriella (Gianna Serra) e Walter (Christopher Hodge) una coppia di truffatori, volgari e invadenti, che Stefano smaschera, avendo intuito che Gabriella è una prostituta al soldo dell’uomo.

Stefano e Giovanna fanno allora un salto a Lugano dove incontrano Elena (Edda Di Benedetto) e Marco (Mauro Bacchini), una giovane coppia complessata, sposata soltanto da otto mesi, che hanno delle difficoltà nell’intimità e finiscono per diventare i loro confidenti.

Finalmente incontrano Diego (Silvano Tranquilli) e la moglie Manuela (Elena Persiani) due coniugi colti e distinti. Diego s’intrattiene dapprima al pianoforte con Giovanna e Stefano si dirige in una camera da letto con Manuela.

Pensando poi alla moglie a letto con Diego, però, Stefano si blocca e s’aggira invano tra le numerose stanze della villa. Al mattino Stefano le fa il terzo grado a Giovanna che, delusa dal suo comportamento, gli comunica che la loro storia è finita. Poi, rientrando a casa in auto, ci ripensa e tutto sembra tornare come prima.

Dopo La bambolona, Girardi dirige nuovamente Tognazzi e propone una stanca riflessione sulla crisi della coppia borghese e mette in campo un marito che non disdegna di tradire la bellissima moglie con la segretaria e non riesce a tenere a  freno i propri pruriti.

Come prevedibile, il regista gli contrappone una moglie che dapprima è restia a concedersi a degli sconosciuti ma che poi è travolta ed eccitata da quel gioco intrigante e pericoloso.

L’ambientazione, tra le ville stupende e il panorama del lago è stupenda, ma a mozzare il fiato è la bellezza incomparabile della Berger che scatena le più torbide fantasie dello spettatore.  Tognazzi ha lo sguardo sornione di sempre.

Per un approfondimento sulla filmografia di Ugo Tognazzi, si rimanda al volume di Ignazio Senatore “Ugo Tognazzi”, edito da Gremese (2021), corredato da 800 foto, dall’antologia della critica e dai commenti di attori e attrici, e registi che hanno lavorato con lui.

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